In vista delle elezioni di giugno che rinnoveranno l’assemblea di Enasarco, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative e Confapi hanno raggiunto un accordo per rafforzare l’impegno della Fondazione Enasarco nell’economia reale, “supportando l’innovazione e l’internazionalizzazione delle aziende italiane, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese”. “L’intesa – si legge in una nota congiunta - ha l’obiettivo di rilanciare e rafforzare il modello di investimento di Enasarco, che unisce la redditività delle risorse previdenziali con il sostegno alla crescita e competitività delle imprese italiane”.
Secondo gli ultimi dati disponibili, le Casse previdenziali italiane investono complessivamente circa 40 miliardi di euro in Italia, pari al 43% del totale delle loro attività. Tuttavia, solo il 20% degli investimenti domestici è destinato alle imprese italiane. In altre parole, appena il 9% del totale delle attività delle Casse sostiene concretamente il sistema produttivo del Paese. Un contributo che potrebbe, e dovrebbe, essere più significativo. La priorità della Fondazione resta la sostenibilità finanziaria degli investimenti; questi però possono e devono generare anche ricadute positive sul contesto economico in cui operano le imprese mandanti, i consulenti finanziari e gli agenti di commercio iscritti a Enasarco. L'intesa tra le associazioni nasce proprio ampliare il ruolo della Cassa degli agenti nel rilancio del tessuto imprenditoriale nazionale, sostenendolo nel processo di trasformazione digitale, efficientamento energetico e modernizzazione delle strutture produttive necessario per creare nuove opportunità di crescita e occupazione.
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