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IL CASO DEI RITARDI NELLE CONSEGNE DEI TESTI DELLE SCUOLE PRIMARIE DI VICENZA

Le precisazioni di Valentina Traverso, presidente dei Cartolibrai Confcommercio, sulla scelta del Comune di avvalersi della gara d'appalto

giovedì 05 novembre 2015
Valentina Traverso, presidente dell'Associazione provinciale Cartolibrai della Confcommercio Valentina Traverso, presidente dell'Associazione provinciale Cartolibrai della Confcommercio

Sui ritardi i consegna dei libri di testo alle scuole primarie della città, l’Associazione cartolibrai Confcommercio di Vicenza interviene per voce della presidente Valentina Traverso per fornire alcune precisazioni.
“Noi cartolibrai – spiega - già dalla prima comunicazione dell’Amministrazione Comunale di Vicenza che ci avvisava di voler procedere con la gara d’appalto per la fornitura dei testi scolastici abbiamo manifestato in modo esplicito le nostre perplessità. Abbiamo, innanzitutto sottolineato l’alta probabilità di incorrere in disservizi e disguidi nel distribuire una simile quantità di libri da parte di un unico operatore e, quindi, i conseguenti problemi di ritardi nella didattica. Ma abbiamo anche fatto notare come, invece, i cartolibrai di Vicenza abbiano da sempre svolto nel miglior modo, con serietà,  dedizione e soprattutto rispetto dei tempi di inizio anno scolastico, alla distribuzione dei testi scolastici, garantendo, nel contempo, assistenza agli alunni, alle famiglie, nonché ai docenti durante tutto l’anno scolastico”. 
Ma c’è un altro aspetto che non è stato preso minimamente in considerazione dall’Amministrazione di Vicenza e che conta molto quando si vuole puntare sulla diffusione della cultura. “Non va infatti sottovalutato – spiega la presidente Traverso -  il ruolo delle librerie nel rappresentare, sul territorio, un presidio di diffusione capillare della lettura. Uno dei primi approcci con la libreria avviene in occasione degli acquisti di testi scolastici delle scuole primarie. Inoltre, da tempo – continua Traverso -  stiamo attivando programmi di incentivazione della lettura e della cultura, ultimo per importanza “Ioleggoperché” dello scorso 23 aprile, in quanto uno dei nostri obiettivi è di portare i cittadini ed i ragazzi a frequentare le librerie ed appassionarsi alla lettura, come strumento di crescita personale,  per condividere e apprendere al di fuori di ciò che offre la scuola. Su questo importante aspetto l’amministrazione di Vicenza è stata irremovibile: unico obiettivo il risultato di bilancio, economizzare, risparmiare!”.
Ma è proprio su questo punto che la presidente dei Cartolibrai di Vicenza esprime molte perplessità e dice: “Per quanto attiene ai risvolti economici, si deve invece correggere il dato inesatto proposto dall’Assessore alla Formazione nel momento in cui cita un risparmio per le casse comunali di ben 8.000 euro. Non è così, perché partendo da una base d’asta di 150.000 euro, è necessario ricordare che tutte le librerie fornitrici da oltre un decennio concedevano al Comune di Vicenza uno sconto in fattura pari al 3% sull’ ammontare totale.  Clesp Srl, azienda che ha sede fiscale in un'altra provincia,  ha vinto l’appalto con uno sconto totale pari al 3.56% e quindi con un risparmio per le casse comunali di appena lo 0.56%, che si traduce in una minor spesa di 840 euro; fatti i semplici conteggi, quindi, non trovano conferma le cifre fornite dall’Assessorato. Oltretutto l’Amministrazione deve sicuramente mettere in conto costi aggiuntivi in termini di personale scolastico incaricato all’apertura pacchi e distribuzione dei libri agli alunni e di personale per la gestione pratica amministrativa dell’operazione”.
“Dispiace che molti alunni siano stati senza libri di testo ed alcuni lo siano tuttora – conclude la presidente Traverso  - ma, come si suol dire, noi Associazione Cartolibrai Confcommercio avevamo previsto ed avvisato. Siamo quindi perfettamente d’accordo che il ritorno al tradizionale sistema delle cedole librarie sarebbe la via ottimale per garantire i libri ai ragazzi, nei tempi certi dell’inizio anno scolastico. Siamo ancora più convinti che sia necessario agire per sviluppare una coscienza della cultura, una scelta che deve essere in primis avvalorata da una precisa ed univoca legislazione in materia che vada a ripristinare il caro vecchio sistema del libero mercato”.


ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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