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I SALDI PARTONO, TRA ESTATE IN RITARDO E SCONTI IN ANTICIPO

Matteo Garzaro (Federmoda Vicenza): "In molti negozi si partirà subito da un -30% in su, ma l'impressione è che per i consumatori saranno saldi senza soldi"

giovedì 30 giugno 2016

“Dei saldi è rimasto solo l’effetto mediatico e se non spostiamo quanto prima queste vendite a fine stagione, come dovrebbe essere, non avremo più nemmeno quello”. Matteo Garzaro, presidente provinciale di Federmoda – Confcommercio, che associa oltre 700 operatori del settore tessile, abbigliamento e calzature, non ha dubbi: i saldi, la cui partenza è prevista sabato 2 luglio per chiudersi il 31 agosto, rischiano di essere oramai superati, se non si cambiano le regole. “Più di qualche operatore mi dice che se va avanti così tanto vale liberalizzarli – continua – Come dargli torto? Tra sms, post su Facebook, cartelli più o meno nascosti, i ribassi ci sono oramai da settimane, anche in questo periodo che dovrebbe essere, salvo eccezioni, off limits per gli sconti. Allora è chiaro che chi rispetta le regole, evitando le vendite promozionali nei 30 giorni prima dei saldi, si trova spiazzato rispetto agli operatori che, invece, giocano d’anticipo, in barba alle norme”.
Il presidente di Federmoda Vicenza non se la sente di puntare il dito contro tutti coloro che attivano gli sconti fuori periodo: “Non possiamo ignorare che sempre più imprenditori non rispettano le regole per una questione di sopravvivenza.  Guardiamo quest’anno: veniamo da un’estate finora fredda, che certo non ha invitato a comprare capi estivi. La gente ha sempre meno soldi in tasca e con la batosta sui risparmi che tanti hanno ricevuto a causa delle note vicende bancarie è chiaro che si taglia tutto ciò che non è essenziale. Però gli affitti dei negozi vanno pagati – continua Garzaro -  e così il personale e la merce ordinata con largo anticipo. Insomma, non penso che tutti facciano i “furbi” per fare cassa a discapito degli altri: per alcuni è una scelta sofferta, necessaria per recuperare liquidità”. L’altro lato della medaglia è però l’impatto delle continue promozioni sui consumatori: il rischio, infatti, è di far perdere il senso del reale valore dei prodotti e in ultima istanza, di minare la credibilità dell’intera filiera moda. Da qui la richiesta di Confcommercio, di ridare ai saldi il vero senso delle “vendite di fine stagione” spostando più avanti la data di inizio.
Le incognite sono comunque tante su questi saldi estivi 2016 . “Saranno  “saldi senza soldi”, difficile pensare che le svendite risollevino i fatturati delle imprese – è l’opinione di Matteo Garzaro –. Certamente i consumatori avranno moltissime occasioni per fare affari: i negozi sono pieni di merce a causa soprattutto di questa estate arrivata in ritardo e il commerciante deve vendere il più possibile prima che i clienti partano per le vacanze. Insomma, gli sconti saranno subito molto alti, dal 30% in su, ma  c’è chi partirà con il 50%”. Per chi attende i saldi per fare acquisti, i primi giorni saranno sicuramente cruciali e permetteranno di scegliere su un assortimento ben più vasto. Poi, come accade oramai da qualche anno, la fiammata iniziale di vendite tornerà a stabilizzarsi, mentre i negozianti penseranno all’autunno, con un occhio all’andamento dell’economia e l’altro al meteo. 

LE REGOLE DEI SALDI
Nulla cambia sul fronte delle modalità di svolgimento. Restano, infatti, confermate le regole per l’informazione e la tutela del consumatore, che Confcommercio Vicenza intende ricordare al fine di garantire la massima trasparenza in tempo di vendite di fine stagione.
Merce in saldo. I capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Gli articoli in saldo devono inoltre essere fisicamente ben distinti e quindi separati in modo chiaro ed inequivocabile da quelli eventualmente posti in vendita a condizioni ordinarie.
Indicazione dei prezzi. E’ obbligatorio esporre la merce in saldo - sia in vetrina che all'interno del negozio - con l'indicazione della percentuale di sconto applicata, prezzo normale di vendita e il prezzo scontato.
Pubblicità. I messaggi pubblicitari relativi alle vendite straordinarie devono essere presentati graficamente in modo non ingannevole per il consumatore.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui ciò risulti impossibile o eccessivamente oneroso, la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo pagato.
Prova dei capi: è rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. 

IL “GLOSSARIO” DELLE VENDITE STRAORDINARIE 

VENDITE DI FINE STAGIONE

Riguardano i prodotti di carattere stagionale o di moda suscettibili di notevole deprezzamento, se non venduti entro un certo periodo di tempo. 

VENDITE PROMOZIONALI
Sono effettuate dall’esercente al fine promuovere la vendita alcuni o tutti i prodotti della gamma merceologica, applicando sconti e ribassi sul prezzo ordinario di vendita. Ogni anno si possono svolgere un numero indefinito di vendite promozionali.Possono essere svolte in qualsiasi periodo dell’anno, ad eccezione del periodo antecedente all’inizio delle vendite di fine stagione, individuato in 30 giorni. Tale divieto non si applica ai prodotti non aventi carattere di stagionalità.  

VENDITE DI LIQUIDAZIONE
Sono effettuate dall’esercente al fine di esaurire tutte le proprie merci, in particolari momenti di vita della propria impresa:
•cessazione dell’attività;
•trasferimento in gestione o cessione in proprietà d’azienda;
•trasferimento dell’azienda in altro locale;
•trasformazione o rinnovo locali.
Possono essere realizzate in qualsiasi periodo dell’anno, per la durata massima di ciascun periodo di 6 settimane.

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