Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio le immatricolazioni di autovetture sono state 197.307 rispetto alle 199.692 dello stesso mese 2018, con una flessione del -1,2% portando il consuntivo gennaio-maggio ad un calo del -3,8%.
Il canale privati, complice il clima pre-elettorale, ha segnato un -7% (+1,7% nel cumulato gen-mag 2019), con una quota di mercato del 52,9% in flessione di 3,5 punti rispetto alla quota maggio 2018; il canale società ha subito un calo del -14,8% (-23,5% da inizio anno), con una quota di mercato del 15,4% in discesa di 2 punti nel mese; in crescita, invece, a maggio il canale del noleggio con +22,3% (-1% nel cumulato), con una quota di mercato del 31,6% in salita di 6 punti nel mese.
Relativamente alle alimentazioni, il trend è quello dei mesi precedenti: salgono benzina (+22,5%), ibrido (+37,1%), elettrico (+98%) e GPL (+4,8%); in flessione diesel (-19,5%) e metano (-31%). Da evidenziare, inoltre, la pesante perdita di rappresentatività del diesel, con quasi meno 10 punti percentuali sul mese e ben 11 punti nel consuntivo da inizio anno. Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato circa il 38% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 10,6% dei volumi di vendita mensili.
Guardando lo scenario Veneto, i dati sono in controtendenza: il confronto maggio 2019/maggio 2018 vede il mercato stabile (-0,05%), ma confrontando gennaio-maggio di quest’anno con lo stesso periodo del 2018 la regione va comunque registrare una crescita del 3,15%. Vicenza registra, in questo senso, i numeri peggiori, con un calo del 9,3% confrontando maggio su maggio e del 7,74% se prendiamo tutto il periodo da inizio anno.
“Nella perfetta parità di giorni lavorativi rispetto a maggio dello scorso anno, registriamo una flessione delle immatricolazioni leggermente superiore al punto percentuale, grazie al notevolissimo contributo del noleggio e all’apporto delle auto-immatricolazioni delle concessionarie” ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto di Confcommercio.
Aggiunge De Stefani Cosentino “Salvo il piccolo aumento registrato ad aprile per effetto del giorno lavorativo in più, il dato di maggio ritorna in linea con i dati negativi registrati nel primo trimestre dell’anno, confermando la debole dinamica del mercato del tutto coerente con una situazione economica di stagnazione. Per quanto riguarda il significativo calo delle immatricolazioni a privati, sul risultato è plausibile che abbiano pesato l’incertezza determinata dal periodo pre-elettorale, i dati economici complessivi del Paese che vedono il PIL in diminuzione dello 0,1% su base annua e lo stato di oggettiva confusione della clientela nella scelta della motorizzazione più adatta alle proprie esigenze di mobilità, influenzata dai messaggi contrastanti”.
Conclude il Presidente di Federauto “A nostro avviso, alle preoccupazioni per il quadro macro economico, in particolare in termini di impatto sulle aziende concessionarie con maggiori costi per l’accesso al credito e cali ulteriori della domanda, si sommano quelle per la confusa fase che attraversa la politica governativa da cui desidereremmo avere risposte concrete e non nuove complicazioni. Valga l’esempio della introduzione nel nostro Paese dell’obbligo di dotare i veicoli nuovi di apparati RADIO DAB, con la discutibile proposta di estendere tale obbligo ai veicoli commerciali ed industriali, senza che questo sia previsto dalla normativa europea di riferimento”.
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