SOTTO L’OMBRELLONE I VICENTINI SCELGONO SAGHE FAMILIARI E ROMANZI STORICI
“Spesso nella noia delle vacanze, nel caldo e nella solitudine di alcuni quartieri deserti, trovare un buon libro da leggere diventa un’oasi che ci allontana da altre scelte che non ci fanno bene”. Sono le parole con cui Papa Francesco, nei giorni scorsi, ha sottolineato l’importanza della lettura di romanzi e poesie. Un invito che probabilmente tanti stanno accogliendo in questi giorni di vacanza, considerato che tradizionalmente in estate si registra un picco nella vendita di libri. “Speriamo che le bellissime parole di papa Francesco, rimbalzate anche nei media, siano accolte da quante più persone possibili – è il commento di Valentina Traverso, presidente dell’Associazione Provinciale Cartolibrai di Confcommercio Vicenza –. In poche pagine il Santo Padre è riuscito a sintetizzare il ruolo essenziale che ha la lettura nella crescita di ogni persona, nello sviluppo del pensiero, ma anche come un rifugio dove trovare qualcosa di prezioso in ogni momento della propria vita”. Non a caso, nella sua lettera, il Papa sottolinea come un buon libro aiuti, nei momenti di difficoltà a “passare la tempesta, finché possiamo avere un po’ più di serenità”; come la lettura “ci apre nuovi spazi interiori che ci aiutano ad evitare una chiusura in quelle poche idee ossessive che ci intrappolano in maniera inesorabile”, di come l’esperienza della lettura non sia qualcosa di superato rispetto alla “onnipresenza dei media, dei social, dei cellulari e di altri dispositivi”.
“Ed è proprio così – dice la presidente Traverso -, lo verifichiamo ogni giorno con i lettori abituali, ma anche con chi viene in libreria e ci chiede un consiglio che risponda allo stato d’animo del momento”.
L’estate, in questo senso, è uno dei momenti clou per avvicinarsi alla lettura e ogni anno c’è qualche buon libro sotto l’ombrellone: “Di solito è giugno il mese in cui il buon lettore fa la “scorta” per l’estate – spiega la presidente Traverso -. Ma in questi giorni di pieno agosto, con i magazzini chiusi e dunque l’impossibilità di avere nuovi arrivi, il cliente spesso è più disponibile a farsi consigliare dal libraio quei titoli passati un po’ sotto traccia e che invece meritano l’acquisto: ad esempio noi siamo riusciti a valorizzare anche alcuni autori locali ai quali prestare attenzione”. La presidente dei librai vicentini si sofferma poi sui trend che hanno caratterizzato le vendite dei libri per l’estate 2024, scelti dai vicentini: “Continua il grande interesse per le saghe familiari e per i libri storici romanzati; i gialli sono sempre sulla cresta dell’onda, anche perché sono recentemente usciti nomi importanti; c’è la ricerca di romanzi che presentino trame legate a temi di stretta attualità, come ad esempio la violenza sulle donne. Bene anche i saggi, perché anche quelli scritti da grandissimi esperti presentano oramai un linguaggio comprensibile a tutti, ampliando la platea delle persone interessate. I classici libri leggeri, proprio quelli tipici da “ombrellone”, oramai da qualche anno sono meno richiesti, almeno per quanto riguarda l’acquisto in libreria”.
Librerie che rappresentano ancora il punto nodale per la diffusione della cultura in Italia, visto che secondo le stime di Ali, l’Associazione Librai Italiani, di cui Valentina Traverso è consigliere nazionale, proprio qui si realizzano circa il 55% degli acquisti: “A fare la differenza è proprio il contatto diretto con il cliente, che permette al libraio di fare in pieno il proprio mestiere, vale a dire consigliare il lettore. Però è ovvio che la concorrenza dell’on line si fa sentire ed è anche per questo che diventano cruciali tutte le possibili misure di sostegno al settore, a cominciare dal Tax Credit fino al bonus biblioteche ed altro ancora. L’auspicio – conclude la presidente Valentina Traverso - è di riuscire quanto prima ad incontrare il ministro della Cultura Sangiuliano per ridiscutere di queste ed altre misure e trovare le giuste soluzioni per ridare fiducia e serenità ai librai, tornando ad investire in uno dei settori culturali centrali per lo sviluppo e la crescita dell’Italia”.
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