“Il mercato immobiliare vicentino sta crescendo e in questo senso fa piacere avere la conferma che la figura dell’agente immobiliare è la prima scelta per chi deve vendere il proprio immobile. Il nostro obiettivo è dunque quello di far crescere sempre più la professionalità nel settore”. Serafino Magistro, presidente della Fimaa Confcommercio di Vicenza, guarda con soddisfazione ai dati relativi al settore, sia a livello locale che nazionale.
Nel primo caso il riferimento è all’andamento delle compravendite residenziali, che secondo la banca dati dell’Agenzia delle Entrate sono cresciute, nel Vicentino, del 14,7% nel confronto tra il primo trimestre 2019 e lo stesso periodo dell’anno precedente (in numeri reali si passa da 1.744 a 2.002 compravendite avvenute). “E’ un risultato incoraggiante – afferma Serafino Magistro - perché arriva dopo una chiusura del 2018 che già aveva visto una crescita del 12,6%, attestandosi a 8.419 compravendite. Certo, siamo ancora lontani dagli “anni d’oro” dell’immobiliare, ma i segnali sono incoraggianti”.
Segnali che si uniscono poi ai dati resi noti durante l’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, svoltasi nei giorni scorsi a Roma, e alla quale il presidente Magistro ha partecipato anche come rappresentante veneto dell’Organizzazione. Una ricerca, commissionata da Fimaa all’Istituto Nomisma (realizzata nel giugno scorso su un panel di mille interviste), mette infatti in evidenza che per cercare un acquirente a cui vendere il proprio immobile gli italiani si rivolgono, per il 64%, ad un’Agenzia Immobiliare e solo per il 27% si muovono in autonomia (in caso di acquisto, invece, il rapporto passa al 48% in Agenzia e al 47% in autonomia). L'esperienza con l'Agenzia, poi, è ottima, come evidenzia la ricerca, soprattutto quella relativa all'acquisto: 7 acquirenti su 10 dichiarano infatti che in caso di future necessità tornerebbero a fare riferimento a tale canale; e in ogni caso il 65% di chi ha avuto esperienze di compravendita tramite Agenzia esprime un giudizio positivo.
“L’immagine che emerge da questa indagine è, dunque, di grande attenzione alla professionalità degli agenti immobiliari – sottolinea Serafino Magistro – e questo è ancor più importante in uno scenario del settore fortemente cambiato negli ultimi 10 anni. Consideriamo – continua Magistro – che la rivalutazione immobiliare non è più scontata come in passato, quando i prezzi crescevano prescindendo dalla qualità, dall’ubicazione e dalle performance energetiche. Oggi, oltre all’ottima ubicazione, diventa sempre più importante l’efficienza energetica, le spese di gestione, il comfort termico e acustico, la sicurezza, la domotica, le tipologie che si prestano a facili trasformazioni e i servizi strutturali della zona in cui l’immobile è ubicato. Tutti elementi, questi, che richiedono anche la valutazione di un esperto come l’Agente Immobiliare, che permette da un lato di valorizzare i plus di un immobile, per il venditore, e dall’altro di ricercare quello più coerente alle esigenze dell’acquirente”.
C’è poi un altro aspetto che è sempre più apprezzato da chi deve acquistare casa: quello che vede l’Agente Immobiliare adottare le verifiche urbanistiche delle autorizzazioni rilasciate dalle Amministrazioni locali, indispensabili per la tutela degli acquirenti. ”Soprattutto in un Paese come il nostro – conclude il presidente della Fimaa Confcommercio di Vicenza - dove buona parte dello stock immobiliare risulta tuttora difforme da quanto licenziato dai Comuni, oltre ad essere spesso incongruente anche con quanto accatastato all’Agenzia delle Entrate, gli operatori immobiliari sono i primi soggetti a visitare un immobile da mettere sul mercato e, pertanto, anche i primi nella condizione di rilevare le difformità per avviare le opportune soluzioni”.
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