Le case per vacanze in montagna "vincono", nelle preferenze degli italiani, rispetto a quelle al lago o al mare. Già nel 2019 le transazioni di abitazioni nelle località montane sono infatti, aumentate dell'11,8% rispetto al 2018, a fronte di un aumento molto più contenuto nei laghi 2,1% e nelle località marittime (+3%).
E' quanto emerge dall'ultimo Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2020 di Fimaa-Confcommercio con la collaborazione della Società di Studi Economici Nomisma, che ha "fotografato" l'andamento del mercato 2020 delle case per vacanza in Italia, attraverso la l'analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 150 località di mare e 55 di montagna e lago.
Nel 2020 il prezzo medio per l'acquisto di un'abitazione turistica in Italia si attesta a 2.220 euro al metro quadro commerciale, con un trend dei prezzi di vendita ancora in contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua pari a -0,8% su base annua. Per le abitazioni top nuove nelle località turistiche, le quotazioni medie superano mediamente i 3.000 euro al metro quadro, per le abitazioni centrali usate i valori oscillano tra 1.995 e 2.155 euro, mentre per le abitazioni periferiche usate si mantengono tra 1.350 e 1.500 euro.
In cima alla classifica delle principali località turistiche, per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi, troviamo Madonna di Campiglio con valori che raggiungono i 13.000 euro al metro quadro e che guadagna in un anno due posizioni, prendendo il posto di Capri (ora in seconda posizione con una quotazione di 11.600 euro al metro quadro). Completa il podio Forte dei Marmi, che si mantiene in seconda posizione con 12.600 euro al metro quadro, valore stazionario rispetto allo scorso anno. Avanzano in graduatoria Courmayeur e Cortina d'Ampezzo, mentre Santa Margherita Ligure, dopo parecchi anni in vetta alla classifica, perde due posizioni, seguita da Porto Cervo, Positano, Porto Rotondo e Sirmione.
Dal comparto locativo emergono segnali di maggiore stabilità in termini di valori e contratti. Il dato medio, sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate, evidenzia un +0,2% su base annua. La domanda di acquisto di abitazioni per vacanza è sostenuta in prevalenza dalla componente domestica (85% delle risposte), mentre nel restante 15% è alimentata da soggetti stranieri con percentuali simili allo scorso anno. Quanto all’identikit delle famiglie che prendono in locazione una casa per vacanza per almeno un mese, si tratta di famiglie numerose con 4 e più componenti (oltre il 78% delle risposte). Per quanto riguarda le dotazioni, sono richieste in prevalenza abitazioni con balcone o terrazzo abitabile (92% delle risposte), con una cucina ben attrezzata, in localizzazioni adiacenti all'attrattore turistico e possibilmente con posto auto.
"La pandemia da Covid-19 - ha commentato Santino Taverna, presidente di Fimaa-Confcommercio - ha bloccato i flussi turistici in tutto il mondo, con un danno economico enorme per le nostre città d'arte, di mare, lago e montagna. Molte località turistiche, gettonatissime fino allo scorso anno, registrano un calo delle presenze soprattutto straniere. Ciò si ripercuote negativamente anche sulle compravendite delle case per vacanza. Come Fimaa-Confcommercio chiediamo un ministero del turismo dedicato, con deleghe e portafogli, che possa agire e seguire le imprese nel proprio sviluppo e nella propria ridefinizione strategica e che permetta di programmare la ripartenza di un settore che contribuisce al 6% del Pil del Paese".
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