giovedì 13 luglio 2023
I GIOVANI IN PRIMO PIANO NELLE POLITICHE DI FNAARC
C’era anche Paolo Dainese, in qualità di Consigliere nazionale, all’assemblea generale di Fnaarc-Confcommercio svoltasi nei giorni scorsi a Milano. Un appuntamento che ha rappresentato una tappa significativa per la Federazione Nazionale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio, in quanto ha sugellato la presentazione del nuovo logo in sostituzione di quello creato ben 40 anni fa. “A 78 anni dalla nascita della nostra organizzazione, Fnaarc si rinnova in un’ottica di sviluppo associativo e apertura verso le nuove generazioni di agenti – è il commento del presidente provinciale di una categoria che vede attivi, nel Vicentino, oltre 3.500 professionisti -. Il nuovo logo, che mantiene l’icona storica della caravella, ma con un tratto più dinamico, è infatti simbolo di un processo di rinnovamento che mette in primo piano la tutela degli associati, la crescita dei servizi e lo sguardo pronto a cogliere le opportunità del mercato”.
Particolare attenzione, come si diceva, verrà posta dalla categoria alla crescita dei giovani: “Considerato che l’età media degli agenti è attorno ai 50 anni, si prevede nel prossimo futuro un importante ricambio generazionale – sottolinea il presidente Dainese -. I giovani, però, devono prestare particolare attenzione alle loro tutele, perché quello dell’agente è un lavoro che può dare grandi soddisfazioni, se intrapreso in maniera consapevole. Il nostro obiettivo, in tal senso, è quello di accompagnarli a conoscere i propri diritti e doveri nell’intraprendere un’attività imprenditoriale. Infatti, non tutti i mandati d’agenzia proposti sono sostenibili e vantaggiosi – prosegue il presidente di Fnaarc Vicenza -: da un lato è quindi importante, soprattutto per chi non ha esperienza, rivolgersi all’Associazione per tutelare i propri diritti ed interessi; dall’altro, le piccole e medie imprese devono riconoscere il ruolo centrale della rete di vendita degli agenti, fondamentale per il proprio sviluppo”. Dainese non nasconde che in questo momento “la mancanza del ricambio generazionale sta iniziando a mettere in difficoltà alcune reti commerciali. È necessario allora – conclude - che anche le aziende si pongano il problema se vogliono presidiare i territori, arginare la concorrenza spietata dell’online e avere uno sviluppo solido dei propri fatturati. Se noi abbiamo la possibilità di svilupparci, allora anche le aziende potranno svilupparsi: noi siamo la loro faccia sul mercato”.
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