Oltre 180 imprenditori berici del commercio, del turismo e dei servizi hanno partecipato all’evento di lunedì 18 marzo, organizzato dalla Confcommercio di Vicenza, sull’Intelligenza artificiale. Sala gremita, dunque, per AI Impact, un pomeriggio nel quale titolari e collaboratori di negozi, alberghi, ristoranti, aziende dell’ingrosso, società di servizi alle imprese e alle persone e un po’ tutto il variegato mondo del terziario hanno avuto modo di conoscere e approfondire le potenzialità degli strumenti oggi disponibili grazie a questa nuova tecnologia, le prospettive future e le applicazioni pratiche che possono essere implementate in azienda “da domani”.
Ad introdurre l’evento, il presidente Nicola Piccolo, che ha sottolineato come in una recente indagine di Confcommercio Vicenza su 350 imprese del Terziario, siano emersi alcuni dati su cui riflettere: “la maggior parte dei nostri imprenditori dichiara di non conoscere l'AI e di non usarla. Ma un 56% ha comunque già scelto di implementarla nel business in un prossimo futuro e il 50% ha già destinato un budget per svilupparne le potenzialità in impresa. Questo significa che migliaia di aziende vicentine dei nostri settori rischia di usare uno strumento molto potente già oggi, e ancor più in futuro, senza un'adeguata preparazione e il minimo che possa capitare in questi casi è che non se ne sfruttino le potenzialità fino in fondo. E siccome la stessa ricerca – ha continuato Piccolo - ci dice che il principale ostacolo che le imprese si trovano nell'affrontare l'AI è la mancanza di competenze, allora abbiamo voluto chiamare quelli che consideriamo i migliori esperti di innovazione digitale e AI in Italia per avviare un percorso, che inizia oggi ma continuerà nelle prossime settimane, attraverso la formazione, proprio per dare alle nostre imprese indicazioni e strumenti per un uso profittevole dell'AI”.
Per i "piccoli" possibilità impensabili fino ad oggi
La parola è quindi passata a quattro relatori d’eccezione. Giorgio Taverniti, uno dei punti di riferimento in Italia sul digital marketing, ha parlato di come l’AI venga utilizzata nelle leve più importanti del digital marketing e nella sua relazione ha messo in evidenza gli aspetti più pratici e più spendibili da parte delle Pmi del terziario: “se è vero che le grandi imprese già utilizzano l’intelligenza artificiale da tempo e dunque hanno un vantaggio competitivo, anche le realtà più piccole hanno possibilità prima impensabili. Ci troviamo di fronte, per la prima volta, a qualcosa che può accelerare il business in un modo molto veloce”, ha detto. Taverniti ha poi portato esempi concreti, ad esempio su come l’AI possa facilitare l’internazionalizzazione con le traduzioni dei siti, oppure con l’assistenza personalizzata e in lingua ai clienti esteri. Più specificatamente nel commercio, secondo Taverniti si apre l’opportunità dell’acquisto diretto da macchina a macchina (ad esempio il frigorifero che memorizza gli alimenti mancanti e processa un ordine al negozio; o la prenotazione di un servizio). E poi va considerato l’impatto anche su altri aspetti pratici come la gestione delle e-mail, attraverso un assistente in AI che memorizza tutte le informazioni necessarie, compreso il nostro stile, e ci propone una possibile risposta al cliente, facendoci risparmiare tempo. Senza contare le opportunità nel customer care, dove si può creare un’Intelligenza Artificiale capace di rispondere a grandi quantità di domande dei clienti, velocizzando tutto il processo.
L'AI è efficace dove c i sono competenze
Giusi Lombardo, professionista del digital marketing, ha affrontato, invece, gli sviluppi del digital advertising e di come, con l’avvento dell’AI, le piccole imprese possano sfruttare meglio di un tempo le potenzialità della promozione in ambito digitale: “l’impatto è così forte – ha detto – che è un po’ come se l’advertising avesse un altro cervello e per poter cavalcare l’onda di queste potenzialità serve acquisire alcune competenze e metterle in pratica nelle proprie campagne”. Ad esempio, ha spiegato l’esperta, oggi “puoi chiedere a Google Ads (la piattaforma di advertising di Google) di darti delle idee, proprio come faresti con un collega, per generare facilmente parole chiave, titoli, descrizioni, immagini e altri asset efficaci per un annuncio. L'esperienza di conversazione si basa sui modelli linguistici di grandi dimensioni di Google, un tipo di intelligenza artificiale in grado di comprendere e generare il linguaggio umano. In questo modo l'intelligenza artificiale generativa può aiutarti a creare asset pubblicitari di alta qualità”. Questo significa che potremo delegare tutto all’AI? Non proprio, come ha sottolineato Giusi Lombardo: “L’AI non crea competenza dove questa non c’è, ma migliora l’efficacia delle soluzioni dove c’é già competenza”.
L’intervento di Andrea Dragotta (full stack developer ed esperto di AI), si è poi focalizzato su come sfruttare al meglio lo strumento Chat GPT e in particolare su come scrivere dei “prompt”, ovvero i comandi che si danno all’Intelligenza artificiale generativa, per ottenere i risultati desiderati. Interessante anche la possibilità di creare, con l’AI, degli assistenti personali che “possono andare a supportare il nostro lavoro, se adeguatamente settati con tutte le informazioni interne, come procedure, documenti e guide, e migliorare ad esempio tutta la parte di assistenza al cliente, anche snellendo l’analisi di grandi quantità di dati che prima non avremmo potuto gestire per mancanza di tempo o risorse”.
Superare le resistenze, valorizzare l'umano
La parola è passata poi a Roberta Zantedeschi, una delle voci più influenti in ambito HR Business Writing, che ha aperto lo sguardo sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla società e in generale sulla vita delle persone. Secondo Zantedeschi: “l’AI sta diventando una realtà con la quale confrontarsi in qualsiasi momento della giornata e non solo in ambito lavorativo. Non è un cambiamento, è una rivoluzione”. E come tale porta con sé paure e possibilità, ma soprattutto tante domande sul futuro. “Dobbiamo capire come superare alcune resistenze – ha sottolineato Zantedeschi -, cogliere le opportunità e in generale coltivare competenze che ci aiutino a stare in contatto con questa tecnologia senza farci sostituire”, ma soprattutto va riabilitato il valore umano, attivando una relazione consapevole con l’Intelligenza Artificiale.
Aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal presidente Piccolo, secondo cui “è chiaro che il sistema va settato, che certi lavori andranno a modificarsi, ma la chiave umana rimane centrale perché il rapporto umano e la saggezza che può scaturirne sono un altro tipo d'intelligenza. Personalmente credo molto in questa interazione, l'importante è essere preparati, conoscere e avere le competenze necessarie”.
Al via l'AI Academy
A questo proposito l’incontro AI Impact è stato l’apripista ad una serie di iniziative formative sull’Intelligenza Artificiale, che verranno messe in campo nelle prossime settimane da Esac Formazione, la scuola d’impresa di Confcommercio Vicenza. Si darà infatti il via all’AI Academy un'opportunità formativa unica per approfondire l'intersezione tra l'AI e il mondo del marketing: dal Prompt Design alle declinazioni dell'AI nella SEO, fino ai suggerimenti pratici nell'advertising e nel mondo copy.
Partner di questo progetto è la società Search On Media Group (di cui fanno parte Taverniti, Lombardo e Dragotta), realtà specializzata nella diffusione della cultura digitale, nella gestione di community, nella consulenza strategica e operativa in ambito digital e AI, che ha una propria la Business Unit Education attraverso la quale organizza la fiera We Make Future di Bologna, il più importante appuntamento sulla digital innovation in Italia (ha organizzato anche l’AI Festival di Milano di qualche settimana fa).
Quattro sono gli eventi già programmati da parte dell’AI Academy (consultabili nella pagina dedicata del sito di Esac Formazione): il 6 maggio Alessio Pomaro (Head of AI - Search On Media Group) parlerà delle “Basi dell'AI per la produzione dei contenuti in azienda”; il 13 maggio Giorgio Taverniti approfondirà il tema su “Come aumentare la visibilità nell'Ecosistema di Google”; il 20 maggio sarà Giusi Lombardo a tenere una full immersion sulle “Campagne di Google ADV: sfruttare l'AI per avvicinarsi al mezzo e semplificare la gestione”; e infine, il 27 maggio, la social media specialist di Search On Media Group Francesca Bernini terrà un corso su “Social Advertising con Meta e TikTok: dai setup principali al supporto AI”.
Info e iscrizioni: www.esacformazione.it.
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