Fioccano i controlli relativi all’imposta sulla pubblicità e sui diritti sulle pubbliche affissioni, da parte dei Comuni del Vicentino e non mancano pesanti sanzioni che vanno a colpire i negozianti. Ci sono casi, però, in cui la tariffa non va pagata. Vediamo, in estrema sintesi, i più ricorrenti. Cominciamo dalle insegne di esercizio: quelle con superficie complessiva fino a 5 metri quadri non devono pagare la tariffa. Esistono poi una serie di pubblicità esenti qualora non superino la superficie complessiva di mezzo metro quadro per ciascuna vetrina o ingresso: è il caso della pubblicità riferita all’attività esercitata esposta nei locali adibiti alla vendita di beni o alla prestazione di servizi; gli avvisi al pubblico relativi all'attività svolta; le insegne, le targhe e simili la cui esposizione sia obbligatoria per disposizione di legge. Tra le esenzioni, la pubblicità comunque effettuata dai locali di pubblico spettacolo, qualora si riferisca alle rappresentazioni in programmazione.
La normativa però è alquanto complessa e in questo senso, per saperne di più, l’invito è quello di contattare gli uffici dell’Associazione (tel. 0444 964300). In questo servizio della rubrica televisiva Confcommercio Notizie, Paolo Maran (responsabile dei servizi fiscali di Confcommercio Vicenza) illustra in estrema sintesi le principali regole da rispettare. Maggior informazioni anche nell'articolo visualizzabile da questo link.
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