Il caso Spesometro si allarga. Il governo sta valutando un possibile intervento, non escludendo un'ulteriore proroga dei termini per la presentazione dei documenti fiscali, mentre il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, viene ascoltato dal Garante della Privacy, che ha avviato un approfondimento sulla situazione venutasi a creare dallo scorso fine settimana.
Dopo il blocco totale dei giorni scorsi, la pagina del sito dell'Agenzia delle entrate dedicata al servizio "Fatture e Corrispettivi" è stata parzialmente ripristinata. Alcune funzioni specifiche, come la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi e la precompilazione dei dati all'interno della funzionalità di generazione dati fattura, rimangono però ancora non operative.
Per ora lo slittamento dei termini per la presentazione degli adempimenti fiscali rimane al 5 ottobre, con una moratoria di altri 15 giorni rispetto alla scadenza originaria del 28 settembre "in caso di errori formali o effettive difficoltà". Dal punto di vista amministrativo l'Agenzia poteva infatti intervenire solo in questo modo. La palla passa dunque al Governo che, di fronte ad un fatto giudicato oggettivamente "grave", valuterà come intervenire. "Vedremo se potremo fare un intervento un po' più ampio, se ci sia la necessità di misure immediate, come un'ulteriore proroga, o di interventi più a lungo termine", ha annunciato il viceministro all'Economia, Luigi Casero.
Quella appena verificatisi potrebbe essere l'occasione per rivalutare il sistema nel suo insieme, senza tuttavia tradire l'obiettivo dell'evoluzione verso la digitalizzazione del fisco. I diretti interessanti intanto fanno sapere che la proroga appena concessa non è sufficiente e potrebbe anzi contribuire a creare anche maggiore confusione e disagio.
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