"Nel ribadire il proprio giudizio positivo sull'istituto del concordato preventivo biennale, alla luce dell'esperienza maturata per il biennio 2024/2025” Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti sollecitano però Governo e Parlamento a “far coincidere i termini per aderire al concordato preventivo biennale con quelli di presentazione della dichiarazione dei redditi". “L'attuale adesione fissata al 31 luglio - si legge in una nota congiunta - in piena ‘campagna’ dichiarativa fiscale non garantisce alle imprese, e ai loro intermediari, la possibilità di una adeguata valutazione della proposta di concordato e rischia così di vanificare l'opportunità di aumentare la compliance offerta dal nuovo istituto". Le organizzazioni, dunque, "confidano nelle istituzioni affinché venga prevista una nuova adeguata tempistica per l'adesione al nuovo concordato biennale che ha introdotto un significativo cambio di paradigma privilegiando una interlocuzione preventiva con l'Amministrazione finanziaria finalizzata a definire ex ante il rapporto tributario che garantisce stabilità alle entrate tributarie e, al contempo, una pianificazione fiscale per le imprese".
La presa di posizione da parte delle cinque Associazioni arriva dopo che in commissione Affari costituzionali del Senato maggioranza e opposizione hanno trovato un’intesa sul decreto Milleproroghe – da mettere nero su bianco - in base alla quale la rottamazione-quater delle cartelle fiscali continuerà a riguardare solo chi già ne ha fatto richiesta, mentre i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale non verranno riaperti.
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