Confcommercio Vicenza, con una lettera a firma dal presidente Sergio Rebecca, aveva chiesto a tutte le amministrazioni comunali del territorio di ridurre il più possibile l’imposizione locale a favore delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi per agevolare la loro ripartenza dopo le restrizioni Covid.
L’occasione di deliberare le riduzioni, in particolare della Tassa rifiuti 2021, era quella di usufruire degli specifici fondi statali previsti dal “Decreto Sostegni-bis” e della facoltà data ai Comuni di abbassare la TARI in ragione delle chiusure obbligatorie delle imprese o in base alle limitazioni subite nell’esercizio delle attività.
A oggi hanno risposto all’appello di Confcommercio Vicenza quasi una trentina di comuni della provincia, con capofila l’amministrazione del Capoluogo che, per la riduzione della TARI 2021 alle utenze non domestiche, ha stanziato un milione e cinquecento mila euro. A seguire alcuni tra i comuni più popolosi della provincia come Asiago, Arzignano, Thiene, Noventa Vicentina e tutti i comuni dell’area del Basso vicentino, ma anche Montebello, Montecchio Maggiore, Creazzo, mentre altri ancora stanno approvando in questi giorni l’apposita delibera. I bollettini con l’importo della TARI decurtato saranno invece recapitati alle imprese tra settembre e ottobre prossimi.
Confcommercio calcola che mediamente la percentuale di riduzione è del 25%, ma ci sono casi, come ad esempio il comune di Sarego, che applica riduzioni del 25, 40, 100% a seconda della categoria di appartenenza delle imprese o come il comune di Lonigo che ha deciso l'azzeramento della Tari per le attività della ristorazione, per gli alberghi e per alcune tipologie di negozi, in ragione della minore produzione di rifiuto conseguente alle limitazioni imposte alle attività.
“Siamo soddisfatti delle risposte che stiamo ricevendo dalle amministrazioni, alle quali in nome delle imprese che rappresentiamo va il nostro ringraziamento - dice Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -. Sono molti i comuni che hanno agito per sostenere le attività della ristorazione, del turismo e i negozi in questo difficile anno e mezzo di restrizione delle loro attività. Le risorse sono ovviamente rapportate alla disponibilità di ciascuna amministrazione, tenendo conto delle varie emergenze del territorio conseguenti al Covid, e rappresentano un gesto di ascolto verso le attività imprenditoriali di vicinato, che a fatica stanno ritornando alla normalità. La strada per la ripresa è ancora in salita – aggiunge il presidente -, ma proprio per questo è fondamentale, oltre a insistere con la campagna di vaccinazione, che le Istituzioni di qualunque ordine dimostrino di essere vicine alle imprese, sostenendo la ripresa. Per negozi, bar, ristoranti e tutte le attività collegate al turismo qualsiasi abbattimento degli oneri a loro carico in questo momento è un aiuto significativo, che permette di dirottare risorse verso altri obiettivi, primo fra tutti quello di riconquistare clientela”.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.