È stata pubblicata sulla G.U. 29 dicembre 2022, n. 303, la Legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Oltre alle misure contro il caro energia, che costituiscono il fulcro del provvedimento, nel testo ci sono varie novità che danno un segnale della visione dell'esecutivo: dall’aumento della soglia della flat tax per professionisti e partite IVA alla legge Fornero con l'introduzione di Quota 103; dalla stretta al reddito di cittadinanza alla tregua fiscale. Qualche capitolo è saltato strada facendo, come la soglia di 60 euro per l'obbligo del Pos.
Sulle principali misure fiscali, vi invitiamo ad ascoltare il podcast di Paolo Maran, responsabile dei Servizi Fiscali di Confcommercio Vicenza al quale potete accedere QUI, oppure dal player che trovate a fine articolo. E vi preannunciamo che mercoledì 25 gennaio, alle ore 14.00, l'Associazione organizzerà uno specifico incontro on line con una prima analisi del provvedimento (maggiori informazioni e modalità di iscrizione verranno fornite la prossima settimana sui nostri siti).
Vediamo comunque da vicino, di seguito, i capitoli principali del provvedimento.
CONTANTE: Aumento dal 2023 da euro 1.000 a euro 5.000 della soglia per l'uso del contante.
FISCO: FLAT TAX PIÙ AMPIA E TAGLIO. Si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario: sale infatti da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all'agevolazione. Inoltre, per le ditte individuali non aderenti al regime forfettario, dal 2023 viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l'incremento e il reddito più alto dell'ultimo triennio. Altre misure approvate riguardano: l’aumento dei limiti di accesso della contabilità semplificata; il maggiore ammortamento dei fabbricati strumentali per le imprese che operano nel commercio al dettaglio; sospensione delle cd. “plastic e sugar tax”; proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per giovani under 36.
CARO-ENERGIA: PROROGHE BONUS SOCIALE E SCONTI IMPRESE. La manovra destina la gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure contro il caro-bolletta, innanzitutto prorogando fino al 31 marzo le misure dei decreti Aiuti: il bonus sociale con lo sconto automatico per le utenze di gas e luce dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro annui. Un riepligo delle misure attive n el 2023 lo potete leggere QUI.
POS E TREGUA FISCALE. Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. È stato infatti soppresso il comma dell'articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe. Tregua fiscale: sono 12 le sanatorie per favorire la pace tra Fisco e contribuente. Lo stralcio delle cartelle fino a mille euro e fino al 2015 scatta da fine marzo 2023.
ASSUNZIONI UNDER 36 . Viene prorogato nel 2023 e innalzato da 6mila a 8mila euro annui l’esonero contributivo pari a 36 mesi previsto per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato di soggetti che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età.
ASSUNZIONI DONNE. Viene prorogato e innalzato da 6 mila a 8 mila euro annui l’esonero contributivo fino a 18 mesi previsto per le nuove assunzioni (ovvero con incremento occupazionale per l'azienda), effettuate nel 2023, di donne lavoratrici svantaggiate, con minimo 50 anni di età e disoccupate da almeno 12 mesi, ovvero di qualsiasi età e residenti in aree svantaggiate.
ASSUNZIONI BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. In questi casi, è previsto l'esonero contributivo pari al 100% dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con l’esclusione dei premi e contributi INAIL, per un massimo di 12 mesi e nel limite massimo di importo pari a 8mila euro su base annua.
PRESTAZIONI OCCASIONALI. E’ ampliata la possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale consentendolo ad utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato, in luogo degli attuali otto. Contestualmente, viene raddoppiato il tetto massimo di reddito erogabile dall’utilizzatore, aumentato dagli attuali 5mila a 10mila euro annui, con il mantenimento dei limiti reddituali previsti per ciascun prestatore (5mila euro annui e 2.500 euro in favore del medesimo utilizzatore).
ESONERO PARZIALE DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO DEI LAVORATORI DIPENDENTI. Per i rapporti di lavoro dipendente del settore privato – esclusi i rapporti di lavoro domestico – la disposizione prevede il riconoscimento, nel periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023, dell’esonero di due punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico del lavoratore. L’esonero viene applicato a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda i 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Inoltre, per il medesimo arco temporale di riferimento (1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023) la disposizione prevede un incremento dell’esonero contributivo di un ulteriore punto percentuale per le retribuzioni più basse arrivando in tal caso ad un esonero complessivo del 3 per cento sulla quota contributiva IVS a carico del lavoratore. Il limite relativo all’importo mensile non deve superare euro 1.923 (sempre parametrato su base 13 mensilità).
CONGEDO PARENTALE. La disposizione, prevede l’incremento dal 30% all’80% dell’indennità di congedo parentale, in alternativa tra i genitori, nel limite massimo di un mese da usufruire entro il sesto anno di vita del figlio. La disposizione si applica con riferimento ai soli lavoratori e lavoratrici che terminano il periodo di congedo di paternità e maternità obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2022.
TRATTAMENTO DI PENSIONE ANTICIPATA FLESSIBILE. La norma introduce una misura sperimentale per l‘anno 2023, prevedendo la possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata ai lavoratori che entro il 31 dicembre 2023 risultino in possesso dei seguenti requisiti: età anagrafica di almeno 62 anni e anzianità contributiva minima di 41 anni (“pensione anticipata flessibile”, c.d. quota 103). Il trattamento pensionistico di pensione anticipata flessibile non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Il divieto di cumulo reddituale vale fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia.
INCENTIVI AL TRATTENIMENTO IN SERVIZIO DEI LAVORATORI. La disposizione prevede un incentivo in favore dei lavoratori dipendenti che decidono di rimanere in servizio nonostante abbiano maturato i requisiti pensionistici della misura sperimentale introdotta al comma 283 (trattamento di pensione anticipata flessibile o quota 103).
APE SOCIALE. La norma dispone la proroga al 31 dicembre 2023 dell’APE sociale, ossia l’anticipo pensionistico erogato dall’Inps in favore di lavoratori che svolgono mansioni gravose, invalidi civili, disoccupati o caregiver, iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive di questa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla gestione separata INPS.
OPZIONE DONNA. La misura è ora riconosciuta non più a tutte le donne, dipendenti ed autonome, ma limitatamente alle lavoratrici che maturano, entro il 31 dicembre 2022, un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni, un’età anagrafica di sessanta anni - ridotta a cinquantanove in presenza di un figlio e a cinquantotto in caso di due o più figli - e soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.
REDDITO DI CITTADINANZA. Arriva la stretta sul reddito di cittadinanza: la manovra stabilisce che perderà il beneficio se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata 'congrua'. Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza. Un'altra novità sul Rdc è che a decorrere dal primo gennaio 2023 l'erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell'obbligo.
CASA: SUPERBONUS, IVA E MUTUI. Esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. La manovra introduce anche una detrazione dall'imposta lorda ai fini dell'Irpef del 50% dell'importo corrisposto per il pagamento dell'Iva in relazione all'acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.
BONUS: CULTURA PER 18ENNI E PSICOLOGO. Per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell'eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100. Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50mila euro.
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