Anche se la scadenza della dichiarazione dei redditi è ancora lontana, fissata al 30 settembre 2021, è importante attivarsi quanto prima se si vuole ricevere l’eventuale rimborso già nel cedolino di luglio o nella pensione di agosto. Lo scorso anno, anche per le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, molte persone hanno presentato il Modello 730 nei mesi di luglio e settembre, con la conseguenza che i tempi di rimborso del proprio credito Irpef si sono allungati fino ad ottobre oppure anche a novembre. L’invito, dunque, è di rivolgersi quanto prima ad un professionista abilitato. A Vicenza è disponibile il Caaf 50&Più, realtà che fa riferimento a Confcommercio Vicenza (presente nella sede di via Faccio 38 e, in provincia, in tutte le sedi mandamentali dell’associazione) che mette a disposizione un team qualificato di esperti.
Sono numerose le novità contenute nel modello 730/2021: ad esempio il nuovo bonus Irpef (per i soli dipendenti), il bonus facciate ed il Superbonus del 110%, la detrazione d’imposta per le donazioni a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza coronavirus, il credito d’imposta per l’acquisto di monopattini e biciclette. Quella più rilevante riguarda però, senza dubbio, l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per la detrazione d’imposta del 19% (escluse le detrazioni per oneri con percentuali diverse). In sostanza la detrazione spetta solo se il pagamento viene effettuato con versamento bancario o postale, oppure mediante altri sistemi di pagamento tracciabili (carte di credito, di debito, prepagate, assegni bancari o circolari). L’obbligo di tracciabilità esclude le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, e le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Il contribuente può dimostrare l’utilizzo del mezzo di pagamento “tracciabile” tramite ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del Mav e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza di ricevute, l’utilizzo del mezzo di pagamento “tracciabile” può essere documentato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte di chi presta il servizio. È importante il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale, nel caso la spesa sia stata pagata con la carta di un familiare, tale pagamento rispetta comunque il requisito della tracciabilità e, pertanto, l’intestatario del documento di spesa può portare in detrazione la stessa (purchè la ricevuta o il documento commerciale siano intestati al contribuente che detrae la spesa).
Per ricevere assistenza nella compilazione del proprio modello 730 basta prendere appuntamento con il Caaf 50&Più, contattando il tel. 0444 964300.
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