La lotteria degli scontrini ad estrazione istantanea non c’è e nemmeno si sa quando sarà attivata: si parla di inizio 2024, ma è ancora un’ipotesi. Però i commercianti devono aggiornare i loro registratori di cassa telematici entro il 2 ottobre per essere in regola: bisogna insomma adeguarsi ad un’operazione a premi ancora ipotetica e di cui si sa poco se non che dovrebbe applicarsi a tutti gli acquisti superiori ad 1 euro di valore. È l’ennesimo paradosso che fa arrabbiare negozianti e titolari di pubblici esercizi, non solo per la perdita di tempo che questo comporta, ma anche perché l’onere di adeguamento (tra i 100 e i 150 euro per ogni registratore di cassa) è in buona parte sulle loro spalle, considerato che è previsto un esiguo credito d’imposta di 50 euro per “agevolare” l’operazione.
Il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo si fa portavoce dello sconcerto degli operatori: “Abbiamo ribadito più volte e in tutte le sedi la nostra contrarietà alla lotteria degli scontrini: è inutile, perché si è rivelata finora un autentico flop essendo totalmente ignorata dai cittadini; ed è dannosa, perché visto il problema della ludopatia questo tipo di giochi andrebbero limitati ad ambiti ben definiti e non certo promossi con l’atto quotidiano della spesa”.
Nelle intenzioni del legislatore questa operazione dovrebbe aiutare la lotta all’evasione fiscale e il pagamento con moneta elettronica, ma molto probabilmente servirà solo a far spendere soldi di adeguamento a chi detiene un registratore di cassa telematico e che è dunque obbligato all’aggiornamento (anche se al momento non sono previste sanzioni per chi non lo fa). Si tratta, nello specifico, delle oltre 11 mila attività del dettaglio e pubblici esercizi (bar, ristoranti e pizzerie) del Vicentino, alle quali si aggiungono anche alcune categorie dell’artigianato e dei servizi; tutte imprese che devono contattare l’assistenza tecnica per abilitare i loro registratori telematici ad emettere il QR Code grazie al quale il cliente scoprirà immediatamente se ha vinto o meno il premio in palio.
“Già nel 2021 siamo stati chiamati ad un primo adeguamento per la lotteria degli scontrini e anche allora avevamo paventato, come poi è avvenuto, che sarebbe stata un flop – conclude il presidente Piccolo -. Ora arriva questo nuovo intervento che tra l’altro viene richiesto prima ancora di capire esattamente come funzionerà l’intero sistema. Ce n’è abbastanza per ribadire ancora una volta il nostro “basta” ad uno Stato che prende decisioni i cui costi, anche in termini organizzativi, si riversano sulle spalle di chi giorno dopo giorno fa impresa garantendo ricchezza e occupazione”.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.