Rallenta il calo delle compravendite delle abitazioni per vacanza rispetto all'estate 2013 e scendono i prezzi. Questi, in estrema sintesi, i dati principali che emergono dai risultati dell'Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2014 di Fimaa-Confcommercio. La ricerca, presentata a Roma e condotta in collaborazione con la società di studi Economici Nomisma, ha "fotografato" l'andamento del mercato 2014 delle case per vacanza in Italia attraverso l'analisi dei dati delle locazioni e delle compravendite di 184 località di mare e 95 di montagna e lago. Ebbene, dopo il tracollo del 2012 (-26,7%), nel 2013 si è registrata una flessione del 9,5%, senza differenze significative tra mare (-9,9%) e montagna (-6,7%), per effetto soprattutto del perdurare del credit crunch (nel 2013 i mutui erogati sono stati un terzo di quelli concessi nel 2006) e della crescente pressione fiscale sul mattone. Quanto ai prezzi, il calo medio è del -5,1%: le regioni dove si è registrato quello maggiore (-8%) sono Liguria, Umbria e Sicilia, seguite da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche con un -7%. Stabili le variazioni dei prezzi rispetto allo scorso anno di Valle d'Aosta, Toscana e Sardegna, mentre la Basilicata è l'unica regione le cui località turistiche hanno visto un lieve aumento dei prezzi della fascia più alta del mercato (+2%). Il prezzo medio per l'acquisto di un'abitazione turistica in Italia è di 2.500 euro al metro quadro commerciale, con quotazioni sul mercato top che oscillano dai 15.500 euro al metro quadro di Santa Margherita Ligure agli appena 350 di Cavedine (TN). Nelle località marine, il calo maggiore dei prezzi registra in Liguria (-7,8%), mentre tra le località di montagna o lago la maggiore variazione negativa è in Umbria (-7,7%).
Tutti i dati nel sito di Confcommercio nazionale.
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