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IL NATALE 2015 RISVEGLIA GLI ACQUISTI E LA BUONA TAVOLA

Una carrellata esplorativa sull'andamento delle vendite nelle Festività e sulle prenotazioni nei ristoranti, effettuata da Confcommercio Vicenza

mercoledì 23 dicembre 2015

Shopping Natalizio 2015 all'insegna di un moderato ottimismo per negozianti e consumatori.  A quanto pare il clima è più favorevole ai consumi rispetto agli anni passati, anche se le incertezze sulla solidità della ripresa economica italiana sono ancora presenti nel sentiment di imprenditori e consumatori. Questa, almeno, è la sintesi di ciò che emerge da una carrellata esplorativa sull’andamento delle vendite di Natale e sulle prenotazioni nei ristoranti effettuata da Confcommercio Vicenza sentendo alcuni negozianti ed esercenti di città e provincia, anticipazioni che ovviamente vanno valutate considerando che i bilanci veri sono ancora tutti in divenire e assolutamente provvisori.
"La prudenza è d’obbligo – afferma Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza -, nonostante i primi segnali positivi facciano sperare ad una ripresa economica in corso e al ritorno alla cosiddetta normalità. Credo però ci dobbiamo scordare i livelli di consumi pre-crisi, poiché molte cose nel frattempo sono cambiate: in primis le abitudini dei consumatori, che apprezzano più la qualità dei prodotti che la quantità, poi le modalità di acquisto, che spaziano su più forme della distribuzione.  In tal senso il commercio tradizionale deve cercare sempre più di offrire modalità nelle quali il consumatore avverta il piacere dell’acquisto, dove il negozio o il pubblico esercizio fa parte di un contesto animato di iniziative, che aprono le porte anche a significativi flussi turistici. Come in parte sta avvenendo, ad esempio, per il centro storico di Vicenza o per città come Marostica”. 

Brilla la ristorazione
A sentire gli addetti ai lavori mangiare al ristorante è al primo posto nella lista dei desideri dei vicentini per queste Festività. Tanti locali hanno già chiuso da tempo le liste per il pranzo di Natale, mentre per il Cenone qualche possibilità in più c’è, considerato che in questo caso le prenotazioni si fanno più a ridosso di San Silvestro. “Tutto dicembre si è dimostrato un buon mese per il nostro settore – afferma Emanuele Canetti, presidente provinciale dell’Associazione Ristoratori Confcommercio Vicenza -, fin dall’autunno si è lavorato bene, in un crescendo per queste ultime settimane. E chissà che sia da buon auspicio per un 2016 di reale ripresa”. Anche se il barometro della spesa tende al bello, non tutto è più come prima: ad esempio molti operatori sottolineano la scomparsa delle cene aziendali formali con tante persone, sostituite dalle serate al ristorante organizzate tra colleghi, all’insegna della buona tavola. I ristoratori sottolineano anche il ritorno delle famiglie e, soprattutto, la voglia dei commensali di concedersi qualche piatto o qualche buon bicchiere di vino in più rispetto allo scorso anno.

Nel settore alimentare acquisti last minute
L’attenzione al cibo e la voglia di convivialità influiscono ovviamente sui consumi alimentari, anche se in misura minore rispetto alla ristorazione. Qui la situazione dipinta dagli operatori interpellati da Confcommercio Vicenza è più a “macchia di leopardo”, con attività che registrano un incremento delle vendite, in altalena con altre che invece ritengono i consumi sostanzialmente stabili. “Abbiamo notato che gli acquisti di Natale sono partiti più tardi rispetto agli anni precedenti – sottolinea Tullio De Giacomi, presidente degli alimentaristi Confcommercio -. Per molti negozi solo negli ultimi dieci giorni si è notata la classica impennata delle vendite che caratterizza le Festività”. Dunque, tanti gli acquisti dell’ultim’ora e se il prodotto alimentare è destinato ad un regalo, l’orientamento è soprattutto verso articoli più particolari e selezionati, magari riducendo le quantità lasciando invariato il budget.

Lo scontrino non premia l’abbigliamento
I capi d’abbigliamento e gli accessori rimangono certamente tra i regali più “gettonati” dai vicentini, anche se gli addetti ai lavori non vedono ancora all’orizzonte segnali di ripresa sostanziale per il settore.  “Gli importi medi degli scontrini sono sensibilmente più bassi dell’anno scorso – è l’analisi di Matteo Garzaro, presidente provinciale di Federmoda Confcommercio – e soprattutto sono in calo i regali importanti, mentre vanno per la maggiore i “pensierini”. Tranne qualche eccezione, i negozi della nostra provincia non riescono a percepire segnali di ripresa e l’impressione è che la tredicesima di tante famiglie sia stata spesa, più che per i regali, per le tante scadenze fiscali delle scorse settimane”.

Cresce l’appeal del centro storico di Vicenza, ma l’hinterland tiene
Che il clima stia comunque cambiando, almeno come propensione alla spesa, lo conferma la folla di persone registrata nel centro storico di Vicenza durante i week end, che ha avuto effetti positivi sulle vendite natalizie di tutti i settori. La passeggiata tra le vie e le piazze dello shopping sembra essere tornata nelle “corde” dei vicentini. Molto bene l’alimentare, con un'attenzione particolare ai prodotti di qualità.  Segnali di risveglio più timidi nel non food, anche se si è notato quello che in gergo si definisce un “maggior movimento”.  Ed è su questo movimento, sicuramente più positivo degli anni passati, che continua l’impegno dei negozianti ed esercenti a fare la loro parte per aggiungere appeal all’offerta commerciale del centro storico, con professionalità e varietà di proposte per tutte le tasche.
Non solo centro storico: anche l’hinterland di Vicenza, vale a dire i paesi della cintura urbana, “sorride”. Gli operatori interpellati da Confcommercio notano un leggero incremento degli acquisti rispetto allo scorso anno e soprattutto un mutato atteggiamento dei consumatori, che sembrano avere più fiducia nella ripresa e dunque si concedono qualche spesa in più. In generale gli acquisti natalizi sono stati spesso trainati dall’affluenza registrata in occasione di tante grandi e piccole iniziative, organizzate a livello locale da pro loco, amministrazioni comunali e commercianti per animare le Feste.  

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