giovedì 17 gennaio 2019
L'ultimo quarto del 2018 è caratterizzato da una buona tenuta dei consumi. Le ragioni sono due. La prima riguarda la mobilità in ottobre, area in cui i beni e i servizi crescono come rimbalzo congiunturale su settembre e sostengono, quindi, tutto l'ultimo bimestre dello scorso anno. La seconda riguarda il marketing, le iniziative promozionali e le dinamiche di prezzo fortemente contenute (es. per gli elettrodomestici). La vitalità delle imprese della produzione e della distribuzione si traduce, pertanto, in un sostegno alla propensione al consumo, anche come risposta a un quadro macroeconomico fortemente debilitato alla cui precaria salute non ha giovato l'incerto procedere della Legge di Bilancio. Questa residua reattività dei consumi comporta che, per adesso, sembra scongiurata la recessione tecnica. Si prevede, infatti, un Pil non decrescente nell'ultima parte dello scorso anno.
PIL MENSILE
Nel mese di novembre la produzione industriale è diminuita dell'1,6% su base mensile, al netto dei fattori stagionali, e del 2,6% su base annua. Nello stesso mese, l'occupazione non ha registrato variazioni di rilievo rispetto al mese precedente. A dicembre la fiducia ha mostrato un deterioramento sia tra i consumatori, sia tra gli imprenditori: il clima di fiducia delle famiglie ha registrato un peggioramento dell'1,4% mensile, mentre il sentiment delle imprese ha consolidato la tendenza al ridimensionamento, in atto da luglio, con un calo dell'1,2% rispetto a novembre. Stante il permanere di una situazione di debolezza si stima, a gennaio 2019, una variazione congiunturale nulla del Pil mensile, dato che porterebbe ad una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2018. L'avvio dell'anno si conferma, pertanto, in linea con le deboli dinamiche che hanno caratterizzato la seconda parte del 2018, anno nel quale la crescita si dovrebbe essere attestata allo 0,9% (1,0% se si tiene conto dei diversi giorni lavorativi).
ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)
La scarsa dinamicità dell'economia italiana e le basse aspettative di crescita continuano a condizionare i comportamenti delle famiglie in materia di consumi. Dopo il recupero registrato ad ottobre, determinato in larga misura dal segmento relativo alla mobilità, la domanda delle famiglie sembra, infatti, essere tornata a registrare un'evoluzione più contenuta. A dicembre 2018 l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) - vedi qui il report - ha segnalato un aumento dello 0,2% in termini congiunturali e dell'1,2% nel confronto con lo stesso mese del 2017. In termini di media mobile a tre mesi, il profilo, pur in crescita, evidenzia, nei periodi più recenti, una scarsa dinamicità.
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