Ancora stelle al Master della Cucina Italiana. Il corso di alta cucina, che si svolge per il quinto anno consecutivo nelle cucine del Centro Formazione Esac-Confcommercio, a Creazzo (VI), e che quest’anno vede la partecipazione di una ventina di giovani aspiranti cuochi provenienti da tutta Italia, si arricchisce di un’ulteriore, prestigiosa collaborazione: lo chef Enrico Crippa, tre stelle Michelin, del ristorante Piazza Duomo di Alba.
Enrico Crippa incontrerà gli allievi del Master della Cucina italiana mercoledì 22 febbraio 2017 nell’ambito del ciclo di studi “Cucina d’Autore”, che prevede 120 ore di studio e di pratica di cucina a fianco dei migliori chef italiani, tra i quali Massimiliano Alajmo, Massimo Bottura, Chicco Cerea, Pino Cuttaia, Ciccio Sultano, Philippe Léveillé, Fulvio Pierangelini, Giancarlo Perbellini, Valeria Piccini, Fabio Pisani, Nicola Portinari, Giovanni Santini, Emanuele Scarello, Paolo Lopriore; ed ora, appunto, anche il grande chef Enrico Crippa, secondo miglior ristorante italiano (dopo il primo posto dell’Osteria Francescana dello chef Bottura) nella classifica mondiale 2016 dei migliori chef “The World of 50 Best”.
A completare il programma didattico dedicato alla cucina vi è un ulteriore pool di rinomati professionisti che, nell’arco dei 5 mesi di corso (per altre 192 ore di lezione), trasferiscono agli allievi del Master le conoscenze sui prodotti utilizzati come ingredienti, le tecniche di cucina e l’utilizzo dell’attrezzatura più all’avanguardia. In tal senso, lo chef Crippa troverà sicuramente gli allievi già con una buona preparazione di base e una collaudata predisposizione a lavorare in brigata.
Enrico Crippa è nato a Carate Brianza nel 1971, dopo il diploma di scuola alberghiera inizia il suo prestigioso cammino già a sedici anni, come commis nello storico ristorante milanese di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva, a cui seguono una serie di collaborazioni con alcuni tra i migliori chef europei quali Christian Willer alla Palme d’Or di Cannes, Gislaine Arabian al Ledoyen di Parigi, Antoine Westermann al Buerehiesel di Strasburgo, Michel Bras a Laguiole, Ferran Adria a El Bulli di Roses. Nel 1990, a Sologne, riceve il primo premio del Concorso Artistico di Cucina, bissando il successo nel ’92. Nel 1996 approda in Giappone dove per tre anni svolge l’attività di chef prima a Kobe, per Gualtiero Marchesi, poi ad Osaka, per il Rhiga Royal Hotel. Qui conosce l’autentica cucina giapponese - da non confondersi con la modaiola sushi-mania - che lo affascina profondamente, soprattutto sotto il profilo filosofico. Rientra in Italia dove, mentre continua a lavorare come chef, cerca un luogo adatto alla realizzazione del proprio ristorante. Nel 2003 inizia a progettare, insieme alla famiglia Ceretto, il ristorante Piazza Duomo, inaugurato nel 2005, che conquista le tre stelle Michelin nel 2012.
La sua è una cucina limpida ed equilibrata fondata su sensibilità, cultura e intuito, competenza tecnica e rara capacità analitica. Se si domanda ad Enrico Crippa quali sono i suoi obiettivi, risponde semplicemente: “La felicità dei miei ospiti e, di conseguenza, la mia”.
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