La formazione continua degli adulti è un elemento cruciale per lo sviluppo professionale e personale, ma in Italia risulta ancora insufficiente rispetto agli standard europei. Il report ISTAT per il 2022 evidenzia diversi aspetti chiave della partecipazione degli adulti italiani alle attività formative, mettendo in luce le principali motivazioni e gli ostacoli che influenzano la formazione, nonché il ruolo della formazione aziendale.
Partecipazione alla Formazione
Nel 2022, solo il 35,7% degli italiani tra i 25 e i 64 anni ha partecipato ad attività di istruzione e formazione, un dato che pone l'Italia 11 punti percentuali sotto la media europea. Questo tasso di partecipazione è particolarmente basso tra i giovani di 18-24 anni, con il 31% che non è coinvolto in alcun percorso formativo, contro il 20,2% della media europea.
La formazione formale, che include corsi scolastici e universitari che rilasciano qualifiche professionali, ha visto la partecipazione del solo 4% della popolazione italiana di 25-64 anni, rispetto al 6,3% della media europea. Le attività non formali, come corsi organizzati che non rilasciano qualifiche ufficiali, hanno una partecipazione del 34,1% in Italia, contro il 44% della media UE.
Motivazioni e ostacoli alla formazione
Uno dei principali motivi per cui gli italiani non partecipano alla formazione è la mancanza di interesse: quasi l'80% dei 25-64enni che non si formano dichiara di non essere motivato a farlo. Questo dato è significativamente più alto rispetto alla media europea. Tra coloro che invece manifestano un interesse, i costi elevati rappresentano un importante ostacolo: il 23,7% degli italiani cita i costi come una barriera, contro il 13,7% della media UE.
Gli impegni familiari sono un altro fattore limitante, soprattutto per le donne: il 17,2% delle donne non partecipa alla formazione a causa di responsabilità familiari, rispetto al 6,7% degli uomini.
Formazione Aziendale
La formazione aziendale gioca un ruolo fondamentale per gli occupati. Tra gli adulti che partecipano a corsi non formali, una larga maggioranza frequenta corsi legati all'attività lavorativa. Questo tipo di formazione è particolarmente rilevante per i lavoratori con qualifiche elevate: il 74% dei laureati occupati in professioni ad alta qualifica partecipa a percorsi formativi.
Disparità nella partecipazione
La partecipazione alla formazione è influenzata anche dal livello di istruzione e dalla condizione occupazionale. Chi ha un livello di istruzione più elevato partecipa più frequentemente a attività formative, e lo stesso vale per coloro che svolgono professioni qualificate. Al contrario, i lavoratori a bassa qualifica e i disoccupati partecipano molto meno alla formazione continua, un trend che pone l'Italia in svantaggio rispetto agli altri Paesi europei.
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