Confcommercio Vicenza e organizzazioni sindacali di categoria (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil) mettono a disposizione delle imprese e dei lavoratori del commercio, turismo e servizi, uno strumento innovativo per far fronte all’attuale situazione di emergenza economica condizionata dall’epidemia da Covid-19. Nei giorni scorsi, infatti, è stato siglato l’Accordo Collettivo Territoriale che facilita l’accesso delle imprese del terziario al “Fondo Nuove Competenze” istituito presso l’Anpal (Agenzia Nazionale delle Politiche del Lavoro). In questo modo le aziende associate a Confcommercio Vicenza che intendono avviare processi di riorganizzazione potranno ottenere una riduzione dei costi fissi, senza però intaccare la retribuzione dei lavoratori interessati.
Il Fondo consente di rimodulare temporaneamente, per far fronte alle mutate esigenze organizzative e produttive, la prestazione lavorativa, senza incidere sulla quantità di ore lavorate, ma solo sulla loro destinazione: si potranno infatti utilizzare fino a 250 ore a dipendente per la realizzazione di appositi percorsi di formazione, con la retribuzione e i relativi oneri fiscali e contributivi garantiti da parte dell’Anpal. In questo modo i lavoratori avranno l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze, dotandosi degli strumenti utili per adattarsi alle future condizioni del mercato o per accedere ad eventuali percorsi di ricollocazione, il tutto garantendo anche una riduzione dei costi del lavoro alle imprese che avranno avviato tali percorsi di aggiornamento.
“Abbiamo voluto sfruttare l’importante opportunità offerta dal “Fondo Nuove Competenze” per mettere a disposizione delle nostre imprese associate uno strumento strategico a fronte dell’attuale situazione economica, perché unisce ad un abbattimento del costo del lavoro la possibilità di introdurre processi di cambiamento garantiti dall’aggiornamento del personale – afferma Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza -. Stiamo assistendo, soprattutto in alcuni settori, ad un autentico stravolgimento del mercato, al quale si può rispondere solo ponendosi nuovi obiettivi e rivedendo, di conseguenza, l’organizzazione interna: fare tutto questo spingendo sulla leva della formazione e dell’abbattimento dei costi è certamente un risultato importante”.
Va detto, infatti, che il “Fondo Nuove Competenze” (istituito dal “Decreto Rilancio”) mette sul piatto, a livello nazionale, 730 milioni di euro per remunerare gli oneri retributivi, contributivi e assistenziali dei lavoratori in formazione, risorse che possono essere integrate anche dalle Regioni, dai Programmi operativi nazionali e regionali (Pon e Por) del Fondo Sociale Europeo e dai Fondi Paritetici Interprofessionali.
“Si rinnova, anche in questi giorni di grande difficoltà per i nostri settori, l’importanza della contrattazione territoriale e il ruolo centrale della Bilateralità come luogo di opportunità sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Questo accordo nasce in un contesto di consolidate relazioni tra le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, unici soggetti deputati dalla contrattazione a stipulare la rimodulazione dell’orario per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa – afferma Giovanni Battista Comiati segretario provinciale della Fisascat-Cisl e Vice Presidente dell’Ente Bilaterale di Vicenza -. Diventa oggi di primaria importanza accompagnare i lavoratori nel percorso di acquisizione di nuovi strumenti utili a far fronte al cambiamento repentino che stiamo vivendo, offrendo però allo stesso tempo le più ampie garanzie retributive. I tempi per accedere al Fondo, che è stato reso operativo a fine ottobre, sono purtroppo stretti, visto che le domande vanno presentate entro il 31 dicembre 2020, ma il nostro auspicio è che si provveda ad una proroga a tutto il 2021 fino all’esaurimento dei fondi a disposizione: siamo infatti coscienti che la crisi avrà i suoi riflessi ben oltre la fine di quest’anno”.
Le modalità di adesione all’Accordo Collettivo Territoriale siglato nei giorni scorsi, prevedono la compilazione di un modulo che dovrà contenere il numero dei lavoratori coinvolti, la riduzione d’orario prevista e il piano formativo. Il documento, necessario per l’istanza da inviare all’Anpal, dovrà essere trasmesso via PEC all’Ente Bilaterale Settore Terziario della Provincia di Vicenza per la validazione della commissione paritetica.
I particolari dell’Accordo e le modalità di acceso all’agevolazione, sono stati illustrati in un webinar organizzato da Confcommercio Vicenza giovedì 3 dicembre. L'Associazione è a disposizione delle imprese per tutte le informazioni legate a questa opportunità e ha anche attivato il proprio Centro di Formazione Esac per un supporto nella definizione dei progetti formativi.
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