Nelle scorse settimane si è molto parlato dell’Intelligenza Artificiale “made in Cina” DeepSeek, che ha fatto anche una fugace apparizione in Italia per poi diventare, nel giro di un paio di giorni, inaccessibile e “censurata” dal Garante della privacy.
Ai più sono però, forse, passate inosservate le grandi potenzialità di un altro chatbot AI, ovvero Grok, sviluppato da xAI, una società creata da Elon Musk nel 2023.
Inizialmente, le funzionalità avanzate di Grok erano riservate agli utenti con abbonamenti Premium o Premium+ su X (ex Twitter). Tuttavia, a partire da dicembre 2024, Grok è diventato accessibile gratuitamente a tutti gli utenti di questo social network, con alcune limitazioni sull'utilizzo. Per accedere a Grok, è sufficiente avere un account su X e selezionare l'icona dedicata nell'interfaccia dell'app o del sito web
Grok rappresenta un'innovazione significativa nel campo dell'intelligenza artificiale soprattutto per la sua capacità di generare immagini ultra-realistiche. Per qualcuno anche troppo realistiche, tanto da aver suscitato polemiche riguardo alla generazione di immagini di personaggi pubblici senza filtri adeguati, portando potenzialmente alla creazione e diffusione di contenuti manipolativi o inappropriati.
A parte questo plus e le sue controindicazioni (su cui qualche limitazione sembra sia stata apportata), Grok opera come un normale chatbot basato su un Large Language Model (LLM) proprietario, noto come Grok-1, e successivamente migliorato con Grok-2. La sua funzione principale è quella di assistere gli utenti attraverso conversazioni naturali, così come avviene con ChatGpt, distinguendosi anche per la sua capacità di accedere a informazioni in tempo reale tramite la piattaforma X. Questo accesso permette a Grok di fornire risposte aggiornate e rilevanti, rendendolo uno strumento potente.
La prima funzionalità di Grok è quella di elaborare le richieste dell’utente: basta inserire il prompt (ovvero la richiesta) nella chat e Grok interagisce utilizzando algoritmi di machine learning per interpretare il testo e generare risposte pertinenti.
Ma, come si diceva, il suo punto di forza è la generazione di immagini. Con l'introduzione di Aurora, un modello di generazione di immagini avanzato, Grok può produrre immagini di alta qualità a partire da descrizioni testuali, consentendo creazioni visive che riflettono fedelmente le istruzioni dell'utente. Il realismo fotografico è impressionante: Grok è capace di creare immagini che sembrano quasi indistinguibili dalla realtà. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con Black Forest Labs e l'integrazione del loro modello Flux.1, noto per la sua generazione di immagini fotorealistiche. Gli utenti possono anche caricare immagini per chiedere a Grok di analizzarle o modificarle, espandendo così le possibilità di interazione con l'AI oltre la semplice creazione di nuove immagini.
Per chi è alla ricerca di una Intelligenza Artificiale generativa che se la cavi ottimamente con le immagini, insomma, Grok è lo strumento giusto, fermo restando che se la cava bene anche nell’interazione a livello di chat testuale.
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