I dati parlano chiaro e sono stati certificati dall’Istat nei giorni scorsi: peggiora il clima di fiducia dei consumatori, che passa da 113,9 punti a 112,4, ed è in "evidente flessione" anche l'indice composito delle imprese (da 99,1 a 98,3), che tocca il minimo da quattro anni, da febbraio 2015. Una situazione a cui, però, le imprese del commercio, tra le più colpite a causa dei riflessi negativi sui consumi, devono reagire puntando sull’innovazione e sulla capacità di cogliere i trend positivi che comunque sul mercato esistono.
“Veniamo da anni in cui i consumi sono stati sostanzialmente fermi, ma a non rimanere mai fermi, anzi a cambiare a ritmi velocissimi, sono state le abitudini di acquisto dei consumatori – è il commento di Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza -. Le imprese spesso faticano a rispondere a questa doppia velocità: da un lato la spesa delle famiglie che non riparte, incidendo ovviamente sui ricavi e quindi sugli investimenti delle imprese dei nostri settori, e dall’altro un commercio che è profondamento evoluto con l’affermarsi dell’e-commerce e di un nuovo approccio più esperienziale negli acquisti. Bisogna cambiare non c’è dubbio”
Conflab, il grande evento sull’innovazione nel dettaglio tenutosi nel novembre scorso è stato da questo punto di vista, un’iniezione di energia per le imprese associate.
“Certamente, abbiamo registrato un grande entusiasmo all’indomani di questo evento che ha visto riuniti al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza quasi 400 imprenditori del dettaglio. Tanti di loro sono tornati a casa con fogli di appunti fitti di idee da mettere in pratica nei loro negozi, ispirandosi a dei casi concreti di successo di loro colleghi presentati durante l’evento. Allo stesso tempo però, come Associazione abbiamo pensato che quegli appunti non devono restare sulla carta, dobbiamo aiutare le imprese a trasformarli in realtà”
E quindi si apre una fase due…
“Esatto, la fase due verrà inaugurata ad inizio aprile e prevede una serie di incontri nei nostri mandamenti per entrare nello specifico dei cambiamenti che ciascuno può portare nella propria attività. Andremo a capire, assieme agli imprenditori, cosa si può fare in concreto per interpretare al meglio i bisogni del mercato. Che si tratti di intervenire sul lay out del negozio - dalla vetrinistica all’illuminazione - piuttosto che sul format di vendita o su aspetti gestionali, è certo che oggi un punto vendita al dettaglio deve essere molto più dinamico di un tempo. Il mercato corre, il negoziante non deve trovarsi nelle condizioni di rincorrere. Deve anticipare i tempi, analizzando i propri punti di forza, ma riconoscendo anche dove intervenire. E farlo subito. Con questi incontri puntiamo a creare questa consapevolezza e di arrivare a dare indicazioni immediatamente applicabili nelle attività”.
E per quanto riguarda l’altro comparto strategico del commercio, l’ingrosso?
“Qui le esigenze sono ovviamente diverse dal retail, ma come Confcommercio Vicenza stiamo mettendo in campo un’azione specifica su temi strategici per queste imprese più strutturate, come quelle dell'ingrosos ma non solo. Veniamo da due “tavole rotonde” che abbiamo organizzato come iniziativa pilota su temi che le imprese stesse ritengono estremamente importanti e sui quali ci hanno chiesto di essere supportate. Nel primo caso abbiamo affrontato la questione del welfare, che in aziende con un significativo numero di dipendenti significa mettere in campo azioni di miglioramento del clima aziendale e allo stesso tempo significa garantire un interessante risparmio fiscale e contributivo. Serve però avere le idee chiare sui propri obiettivi e avere un supporto nelle relazioni sindacali e qui l’intervento dei nostri esperti è molto apprezzato. L’ultima tavola rotonda, che risale solo a pochi giorni fa, si è concentrata sul tema della formazione, anche qui con l’obiettivo – centrato direi - di aprire un dialogo tra imprenditori sui vantaggi dell’aggiornamento di dipendenti e titolari in termini di risposta alle esigenze del mercato. Mi piace poi sottolineare che anche questi focus sono innovativi nel modo in cui vengono proposti”.
Innovativi in che senso?
“Sono riunioni con piccoli gruppi di imprenditori, stimolate da significative testimonianze video, in cui si facilita il dialogo e lo scambio di esperienze, con la presenza diretta dei nostri esperti che possono chiarire gli aspetti normativi, evidenziando opportunità e dubbi. E’ un approccio molto apprezzato”
Prossimi argomenti?
“Certamente un tema prioritario è quello del passaggio generazionale: molte di queste imprese lo stanno vivendo proprio ora e si pongono il problema di come passare il testimone in azienda nella maniera più efficace. Ognuno ha le sue specificità, ovvio, ma ci sono delle questioni di carattere generale, che dunque riguardano tutti e lì intendiamo concentrarci. Poi ci sono temi altrettanto strategici come la gestione delle privacy e quella della sicurezza informatica. A volte se ne sottovaluta l’incidenza da un punto di vista organizzativo. Vogliamo far capire che, invece, vanno portati in primo piano. Un blocco del sistema informatico nelle spedizioni, tanto per fare un esempio, può avere ricadute drammatiche in tempi in cui a fare la differenza è anche la velocità di consegna degli ordini. Prevenire queste eventualità può diventare anche un valore aggiunto per l’impresa”.
Per maggior informazioni sui prossimi incontri ConfLab e sulle “tavole rotonde” dedicate all’ingrosso, contattare Confcommercio Vicenza al tel. 0444 964300.
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