giovedì 19 dicembre 2013
“Proteggere o incentivare la vita in campagna ci vede d’accordo al 100%, ma qui si tratta di una disparità che grida vendetta”. Il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon reagisce così all’approvazione della nuova Legge regionale sugli agriturismo.
“Non possiamo essere d’accordo su queste continue messe a fuoco di una legge a vantaggio di una sola categoria, sempre la stessa, su correzioni e modifiche che nel corso degli anni hanno risposto unicamente alle aspettative di coloro che svolgono a tutti gli effetti attività di ristorazione senza avere gli stessi obblighi e gli stessi costi di un ristorante – prosegue Zanon – Basti pensare alle situazioni di squilibrio legate al fisco, a cominciare dall’Iva, e al diritto del lavoro. Chi va in un agriturismo oggi pensa di essere in un ristorante e, se paga meno, magari crede anche che sia per un fatto di generosità. Faglielo capire, tu, che invece i costi fissi per ottemperare alle leggi in un ristorante decisamente sono più elevati”.
Per Confcommercio Veneto si tratta di un’ “inaccettabile concorrenza sleale, dove le attività agrituristiche (nate per integrazione del reddito agricolo) sono trasformate in attività turistiche e della ristorazione. La legge cancella infatti la soglia massima di 80 posti a sedere, di 12.500 pasti erogabili all’anno, porta solo al 65% (anziché al 70%) la percentuale di prodotto proprio fornito dal fondo, ammette le degustazioni per birrifici, oleifici, cantine, gli ingressi ad ospiti esterni (che non pernottano) per gli agriturismi con piscine e centri spa, semplifica le autorizzazioni sanitarie e prevede multe poco rilevanti. Il tutto con controlli fiscali effettuati con frequenza ben diversa da quelli a cui sono sottoposti i ristoranti e gli alberghi.
“Qui si stanno applicando due pesi e due misure – conclude Zanon - una per i furbi che cercano scorciatoie, una per le persone oneste che lavorano seriamente, nel rispetto di centinaia di adempimenti. Noi non ci arrendiamo. Abbiamo combattuto finora e continueremo a farlo”.
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