La Regione Veneto, con D.G.R. n. 618 del 29.04.2014, ha individuato le Province ed i Comuni interessati dalla presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque destinate al consumo umano, fornendo loro gli indirizzi operativi per l’utilizzo dei pozzi privati. A seguito di questa D.G.R. le Amministrazioni locali hanno recentemente adottato specifiche ordinanze che stabiliscono l’obbligo di denuncia dei pozzi privati utilizzati per uso idropotabile personale o per produrre alimenti. La scadenza per tale adempimento era stata inizialmente individuata dalla Regione, anche se in forma non perentoria, nel 20 agosto, ma è opportuno verificare tale termine con il proprio Comune, considerato che alcune amministrazioni - come quella di Vicenza che ha concesso una proroga fino al 30 settembre - potrebbero aver previsto degli slittamenti.
In provincia di Vicenza i Comuni individuati dalla Regione, sulla base dello Studio Arpav del 30.09.2013, sono i seguenti: Alonte, Altavilla Vicentina, Brendola, Creazzo, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Noventa Vicentina, Orgiano, Sarego, Sovizzo, Trissino, Vicenza, Zermeghedo. Non è però escluso che anche altri comuni abbiano adottato specifici provvedimenti in merito, quindi è opportuno, per chi utilizza acqua a scopi alimentari prelevata da pozzi, di verificare l’esistenza o meno di specifiche ordinanze.
Va detto inoltre che, unicamente per le abitazioni e siti privi di allacciamento all’acquedotto, dovranno essere prodotte le analisi chimiche relativamente alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche.
Le denunce di esistenza del pozzo dovranno essere presentate tramite apposito modulo presso il Comune dove questo è ubicato, mentre le analisi dovranno essere presentate al Dipartimento di prevenzione SIAN dell’Ulss competente
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