Una "cassetta degli attrezzi" e un appello al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin: è la risposta di Confcommercio Veneto, al silenzio del Governo italiano alla vigilia dell’entrata in vigore del regolamento europeo che obbliga, tra gli altri, i ristoratori a dichiarare la presenza di allergeni nei menu. “Questo silenzio è un vero e proprio schiaffo alla dignità dell'impresa e delle persone che lavorano e vivono nel nostro Paese – dice il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – e che con il proprio impegno e con le proprie tasse lo tengono in piedi e ne mantengono i costosi e inutili apparati”.
Dunque il 13 dicembre scatterà il Regolamento UE 1169/2011 sui prodotti venduti in bar, ristoranti, pizzerie, gastronomie, panetterie, eccetera. 300mila imprese che producono e vendono alimenti non pre-imballati con i loro 750.000 addetti non hanno ricevuto alcuna “istruzione per l’uso” ufficiale perché nessun ministero, nessuna istituzione italiana, a oggi, ha prodotto un documento sul tema, lasciando allo sbando anche le relative associazioni.
Di qui l’appello al Ministro Lorenzin perché intervenga urgentemente nei confronti delle Direzioni Tecniche del Suo Ministero affinché predispongano atti regolamentari che consentano agli operatori di scegliere la migliore opzione tra quella scritta e quella orale.
Confcommercio Veneto che per prima ha denunciato questo “assenteismo colposo”, evidenziando al tempo stesso che la previsione di un’unica procedura di informazione del cliente (quella scritta) rende di fatto impraticabile rispettare il nuovo obbligo, pur nell’incertezza del diritto, intende trasformare la minaccia di sanzione per gli inadempienti nell’opportunità di sperimentare nuove modalità di informazione proponendo due alternative a scelta delle singole imprese:
- Forma scritta (sui menu o sui listini prezzi)
- Forma orale , a richiesta .
Così il consumatore potrà contare su un’informazione corretta prima di scegliere una consumazione: gli basterà leggere il menu o rivolgere la richiesta al personale. A monte, il responsabile aziendale avrà compilato un formulario inserendo per ogni piatto gli eventuali allergeni; aggiornerà poi in tempo reale il documento (“agenda allergeni”) in funzione della modifica di una o più ricette per la sostituzione di una marca o di un prodotto con un altro, per rispettarne la stagionalità. Avvisi affissi/diffusi inviteranno i consumatori a informarsi prima di scegliere.
Alle imprese, qualunque opzione venisse scelta, grazie all' Agenda Allergeni sarà garantita una procedura organizzativa capace di soddisfare con chiarezza e tempestività le esigenze informative sulla composizione degli alimenti.
Maggiori informazioni sulla procedura suggerita da Confcommercio sono consultabili in un'apposita sezione "Allergeni" del sito Internet di Confcommercio Veneto e nell'area riservata del sito www.ascom.vi.it, previo accesso tramite le proprie credenziali, cliccando su questo link.
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