Se ne è parlato molto nei mesi scorsi e gli “addetti ai lavori” si chiedevano se sarebbero effettivamente entrate in vigore: ora arriva uno stop che rimette in discussione tutto. Stiamo parlando della sanzione di 30 euro che dovrebbe essere applicata a chi non accetta i pagamenti con carte elettroniche. Sulla questione si è pronunciato nei giorni scorsi il Consiglio di Stato, in un parere depositato il 1° giugno, che ha esaminato lo schema di regolamento del ministero dello Sviluppo economico di concerto con l’Economia, con il quale si cerca di contrastare il diniego all’utilizzo della moneta elettronica attraverso un meccanismo sanzionatorio.
La motivazione giuridica dello stop sta nel riferimento all’articolo 693 del Codice penale, secondo cui “chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro”. Considerare i pagamenti con la “moneta di plastica” alla stregua di quelli con una “moneta avente corso legale” è apparso non giustificato dalla Corte, che ha rimandato il tutto ad un nuovo provvedimento del Governo.
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