Il commercio al dettaglio di bicilette e accessori torna in attività. Lo stabilisce il decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 4 maggio scorso (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 6 maggio 2020) che ha integrato gli elenchi delle attività che possono rimanere aperte in vigore sulla base del Dpcm 26 aprile.
In particolare, sono state inseriti nell' Allegato 1 i codici Ateco relativi al "Commercio al dettaglio di natanti e accessori" e al "Commercio al dettaglio di biciclette e accessori". Nell' Allegato 2 i "Servizi di tolettatura degli animali da compagnia". E infine nell'Allegato 3 il "Noleggio di autocarri e di altri veicoli pesanti" (ATECO 77.12), il "Noleggio di altre macchine, attrezzature e beni materiali" (ATECO 77.3) e l'"Attività di conservazione e restauro di opere d'arte" (ATECO 90.03.02).
Tornano così in attività, certamente attesi da molti cittadini, i punti vendita specializzati nella vendita di biciclette e accessori, particolarmente utili in un periodo in cui la ripresa anche delle attività lavorative e le problematiche legate agli spostamenti con i mezzi pubblici potrebbero favorire la così detta "mobilità dolce". Senza considerare che la possibilità, concessa nella fase 2, di utilizzare la bicicletta per attività sportiva anche lontano da casa, necessita di avere un punto vendita cui fare riferimento. Rimane comunque e sempre difficile capire cosa impedisca al legislatore di aprire tutto il commercio in generale, considerato che non si rileva la differenza, da un punto di vista della prevenzione al contagio da Covid19, tra le attività cui è concesso di rimanere aperto e quelle, purtroppo, sospese.
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