Il decreto “Aiuti Quater” è stato approvato giovedì 10 novembre, dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di un provvedimento i cui contenuti erano stati in parte anticipati nelle scorse settimane e che accoglie le richieste di Confcommercio nazionale di proroga, quanto meno a fine anno, del credito d’imposta sui consumi di energia e gas (pari rispettivamente al 30 e 40%). Va ricordato che inizialmente i crediti d’imposta riconosciuti alle imprese non energivore (dunque quelle dei settori rappresentati) erano molto inferiori (15% per l’energia elettrica e 25% per il gas) ed erano riferiti solo alle utenze con potenza pari o superiore a 16,5 KWh. In questo senso il pressing di Confcommercio ha fatto in modo che, a partire dal bimestre ottobre e novembre la soglia dei beneficiari fosse abbassata a chi ha installato una potenza pari o superiore a 4,5 KWh, comprendendo dunque anche le piccole imprese del commercio e turismo e innalzando il valore del credito d’imposta.
In una fase così delicata per le imprese, Confcommercio Vicenza continua nel proprio impegno sia per supportare le aziende nelle pratiche per l’ottenimento del credito d’imposta (contattando lo Sportello energia al n. 0444 964300), sia proponendo una specifica convenzione che garantisce condizioni di favore agli associati sui costi dell’energia elettrica e del gas.
Tornando al decreto Aiuti Quater, in attesa della pubblicazione del provvedimento e della sua analisi da parte degli uffici di Confcommercio Vicenza, vediamone i contenuti di interesse per le imprese rappresentate, così come riportati dal comunicato stampa del Governo che pubblichiamo di seguito.
Benefit aziendali esentasse
Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).
Si innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali, fino a 3mila euro.
Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il mese di dicembre 2022
Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro, si proroga fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Disposizioni in materia di accise e d’imposta sul valore aggiunto su alcuni carburanti
Si stanziano 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.
Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette
Per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.
Al fine di assicurare la più ampia applicazione della misura, SACE S.p.a. è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia. La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.
Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento
Si stanziano 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.
Tetto al contante
Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.
Superbonus
Si anticipa la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare).
Il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.
Esenzioni in materia di imposte
Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.
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