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ETICHETTA D’ORIGINE DEGLI ALIMENTI: PROROGA AL 31 DICEMBRE 2024

Resta valido il regime sperimentale italiano su pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari

mercoledì 19 giugno 2024
ETICHETTA D’ORIGINE DEGLI ALIMENTI: PROROGA AL 31 DICEMBRE 2024 ETICHETTA D’ORIGINE DEGLI ALIMENTI: PROROGA AL 31 DICEMBRE 2024

Sulla Gazzetta Ufficiale n.131 del 6 giugno 2024 è stato pubblicato il decreto interministeriale 19 dicembre 2023, predisposto dal Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, dal Mimit e dal Ministero della salute, con cui è stata ulteriormente prorogata, fino al 31 dicembre 2024, la validità dei provvedimenti nazionali concernenti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del:

  • grano duro per la pasta di semola di grano duro;
  • pomodoro e dei derivati del pomodoro;
  • riso;
  • latte e per i prodotti lattieri caseari;
  • carni suine trasformate.

Sull’indicazione dell’origine dell’ingrediente primario di un alimento, è in vigore in ambito comunitario, il Regolamento di esecuzione 2018/775, adottato dalla Commissione europea il 28 maggio 2018, in conformità all'art. 26 par. 3, del reg. 1169/2011. Tale regolamento sull'ingrediente primario, com'è noto, ha avuto delle ripercussioni sulla normativa nazionale che, ormai da alcuni anni, ha introdotto disposizioni di natura sperimentale per alcuni prodotti.

Infatti, i decreti interministeriali sull’origine: 9 dicembre 2016 recante “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori”; 26 luglio 2017, recante “Indicazione dell’origine in etichetta del riso”; 26 luglio 2017, recante ”Indicazione dell’origine in etichetta del grano duro per paste di semola di grano duro”; 16 novembre 2017, recante ”Indicazione dell’origine in etichetta del pomodoro”, hanno introdotto specifiche indicazioni destinate ad essere superate dalle disposizioni del regolamento europeo 2018/775.

Tuttavia, con la pubblicazione in G.U. del decreto ministeriale del 19 dicembre 2023, la validità dei provvedimenti nazionali resterà in vigore fino alla fine dell’anno in corso.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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