Confcommercio nazionale interviene per chiedere un correttivo al disegno Legge di Bilancio sull’azzeramento degli oneri di sistema per l’energia. Infatti, la norma arrivata in Parlamento, all’articolo 3, prevede l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023. Ma a differenza di quanto fin qui messo in campo per tutti i trimestri del 2022, si tratta, l’intervento è questa volta limitato alle utenze con potenza disponibile fino a 16,5 kW. “L’esclusione dall’ambito di tale intervento delle utenze con potenza disponibile superiore – scrive Confcommercio nazionale in una nota - comporta che gran parte del sistema produttivo del Paese non potrà far conto sul beneficio dell’azzeramento di oneri che rappresentano circa il 25% del totale dei costi della bolletta elettrica. E ciò nel contesto di uno scenario in cui, ad esempio, le nostre rilevazioni mostrano come tutte le categorie delle imprese del terziario di mercato abbiano subito, nell’ultimo trimestre, un incremento medio del costo delle forniture di energia elettrica ricompreso tra il 65% e oltre il 70%. Nel confronto con il mese di novembre dello scorso anno, il costo della bolletta elettrica ha poi raggiunto incrementi talvolta maggiori anche del 200%. È dunque necessario – conclude Confcommercio nazionale - un conseguente intervento correttivo delle attuali previsioni dell’articolo 3 del disegno di Legge di Bilancio per il 2023.
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