È ufficiale il rinvio del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi che dal 2 dicembre slitta la 16 gennaio 2025 per i titolari di partita IVA che nell’anno d’imposta 2023 non superano i 170 mila euro di ricavi o compensi.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ne ha dato notizia nel comunicato n. 136 del 27 novembre, nel quale spiega che, nel quadro dei lavori parlamentari per la conversione del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, è stato approvato un emendamento che dispone il rinvio del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.
In particolare, l’emendamento - ricalcando quanto già previsto lo scorso anno dall’art. 4 del decreto legge n. 145 del 2023 - prevede, per i titolari di partita IVA che nell’anno d’imposta 2023 hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro, la proroga al 16 gennaio 2025 del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, in scadenza il prossimo 2 dicembre.
Si precisa che la proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
I contribuenti potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025.
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