Sta per tagliare finalmente il traguardo la manovra di bilancio per il 2022 da oltre 30 miliardi. Dopo il via libera della commissione Bilancio, il provvedimento è approdato nell'Aula del Senato per la discussione generale. Il voto di fiducia è previsto per giovedì, con il testo che poi andrà alla Camera per l’approvazione definitiva tra Natale e Capodanno. Ma vediamo le principali novità.
OK IRPEF A 4 SCAGLIONI E STOP IRAP AUTONOMI. Arriva la nuova Irpef a quattro scaglioni con una clausola di salvaguardia per i redditi inferiori a 15.000 euro che manterranno il bonus da 100 euro. Le aliquote passano da cinque a quattro: Il 23% fino a 15.000 euro, il 25% da 15.000 a 28.000 euro, il 35% da 28.000 a 50.000 euro ed il 43% oltre i 50.000 euro. I redditi al di sotto i 15.000 euro mantengono il bonus 100 euro mentre quelli da 15.000 a 28.000 lo avranno in base all'ammontare delle detrazioni. Stop inoltre all'Irap per gli autonomi e i professionisti con partita Iva.
FINO A 180 GIORNI PER CARTELLE PRIMI 3 MESI ANNO. Per pagare le cartelle notificate dal primo gennaio al 31 marzo del 2022 ci sarà tempo fino a 180 giorni invece dei 60 giorni ordinari.
SUPERBONUS VILLETTE SENZA TETTO ISEE, LAVORI 30% ENTRO GIUGNO. Viene esteso al 2022 il Superbonus sulle case unifamiliari e viene cancellato il tetto Isee, la limitazione all'abitazione principale e a termini di comunicazione Cila, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022. Viene prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotta un'agevolazione fiscale per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. Vengono poi ricomprese le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro. Viene inoltre prorogato a tutto il 2025 il Superbonus nelle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009.
OK NORME ANTI-DELOCALIZZAZIONI: CRESCE CONTRIBUTO LICENZIAMENTI. Le imprese che licenziano per delocalizzare senza presentare un piano di gestione degli esuberi pagheranno fino al doppio del contributo previsto dal Jobs act. Le aziende con più di 250 dipendenti, non in crisi, che decidono di chiudere una sede con cessazione delle attività e vogliono licenziare più di 50 dipendenti debbano darne comunicazione tre mesi prima a sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise ed Anpal e presentare entro 60 giorni un piano per la gestione degli esuberi per una durata non superiore a 12 mesi, da esaminare nei 30 giorni successivi altrimenti i licenziamenti sono nulli e scatta il raddoppio dei contributi.
BONUS MOBILI, TETTO SALE DA 5MILA A 10MILA EURO. Sale da 5mila a 10mila euro l'importo massimo del bonus mobili nel 2022 mentre nei due anni successivi viene confermato con un massimale di 5mila euro.
PROROGA STOP TOSAP/COSAP. Viene prorogata al 31 marzo 2022 l'esenzione del canone unico patrimoniale (che ha sostituito la Tosap/Cosap) per esercizi commerciali e ambulanti.
RIFINANZIATO BONUS TV-DECODER. A PENSIONATI ULTRA 70ENNI SOTTO 20MILA EURO INIVATO A CASA. Arrivano altri 68 milioni di euro per il 2022 per il bonus per l'acquisto di televisori e decoder con la rottamazione di vecchi apparecchi non idonei allo standard DVBT-2. La norma stabilisce che gli ultra 70enni con pensione inferiore ai 20mila euro annui
PATENT BOX AL 110% E CUMULABILE CON BONUS RICERCA. Viene riscritta la normativa sul patent box: l'incentivo sale dal 90% al 110% delle spese per lo sviluppo dei brevetti mentre vengono esclusi dai beni agevolabili i marchi d'impresa. Viene poi eliminato il divieto di cumulo tra l'agevolazione del patent box ed il credito d'imposta ricerca e sviluppo.
3,8 MILIARDI PER BOLLETTE E 1 MILIARDO PER RATEIZZAZIONI. Stanziati 1,8 miliardi per l'azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche a bassa tensione fino a 16,5 kW, 480 milioni per l'azzeramento degli oneri per tutte le utenze gas, 600 milioni per la riduzione del'Iva sul gas naturale per tutte le utenze al 5%, 912 milioni per il potenziamento del bonus per i clienti in condizione economicamente svantaggiata. Si tratta in particolare di persone con Isee fino a 8.265 euro, percettori di reddito o pensione di citTadinanza, famiglie numerose e utenti che utilizzano macchinari elettromedicali. Arriva poi un miliardo di euro per consentire la rateizzazione fino a 10 mesi delle bollette per i clienti domestici.
PROROGA AL 2023 DEL BONUS IDRICO. Viene prorogata la detrazione per l'acquisto e l'istallazione di sistemi di filtraggio dell'acqua.
SGRAVIO CONTRIBUTI 100% APPRENDISTATO MICRO-IMPRESE. Via libera allo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25. La norma prevede un'esenzione per tre anni per i contratti di apprendistato di primo livello firmati nel 2022 dalle piccole imprese fino a 9 dipendenti.
PROROGA DEL BONUS COLLOCAMENTO IN BORSA PMI, MASSIMALE SCENDE A 200MILA EURO. Prorogato a fine 2022 il credito d'imposta pari al 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in borsa in un paese dell'Unione europea. La norma riduce il massimale del beneficio da 500mila e 200mila euro.
AUMENTA PARTECIPAZIONE IN BANKITALIA DAL 3 AL 5% Aumenta dal 3% al 5% il limite per la partecipazione nel capitale della Banca d'Italia. La norma prevede che "ciascun partecipante non può possedere, direttamente o indirettamente, una quota del capitale superiore al 5 per cento" e che "per le quote possedute in eccesso non spetta il diritto di voto ed ogni altro diritto economico e patrimoniale".
RIAPERTI TERMINI PER FINANZIAMENTO PARTITI Più tempo ai partiti per iscriversi al registro nazionale che consente di ricevere "erogazioni liberali in denaro" da persone fisiche detraibili fiscalmente. La norma consente ai partiti che hanno presentato la domanda per il 2021 oltre i termini di "produrre una nuova istanza per essere ammessi al beneficio" entro 30 giorni dalla pubblicazione della manovra.
RINVIO 2 ANNI ENTRATA IN VIGORE IVA TERZO SETTORE Viene rinviata di due anni l'entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore.
5 MILIONI EURO PER REDDITO DI LIBERTÀ Vengono incrementate di 5 milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità #redditodilibertà e di 3 milioni il fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere.
15 MILIONI IN PIÙ PER FONDO NON AUTOSUFFICIENZE Arrivano altri 15 milioni di euro nel 2022 nel fondo per le non autosufficienze. Via libera anche a maggiori risorse per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Viene inoltre istituito un fondo presso il ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022-23 per il contrasto dei disturbi alimentari. Ai professionisti è riconosciuto il differimento termini per malattia ed infortunio e riguarderà tutte le patologie ed infortuni.
LE REAZIONI DEL SISTEMA CONFCOMMERCIO
Federalberghi: “imprese e lavoratori sul ciglio del baratro, urgono risposte”
“Il 16 dicembre scorso è scaduto il termine per il pagamento dell’Imu e molti albergatori non hanno avuto le risorse per pagare o hanno dovuto ricorrere all’indebitamento. Per non parlare delle strutture in affitto, che si ritrovano sotto minaccia di sfratto dopo che lo sconto fiscale sui canoni si è esaurito a luglio. Nel complesso, più di 20mila imprese non riescono a far fronte ai costi fissi di gestione concernenti l’immobile, che è il principale bene strumentale delle strutture turistico ricettive. Inoltre, il 31 dicembre 2021 scadono il termine per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali Covid-19 e la moratoria sui licenziamenti. Se la cassa integrazione non sarà rifinanziata, saranno a rischio 70mila lavoratori dipendenti dalle strutture ricettive italiane”.
È la denuncia di Federalberghi, che sottolinea che “imprese e lavoratori sono sull’orlo del baratro” e chiede di “intervenire con urgenza per evitare che precipitino, Esonero della seconda rata mu, proroga del credito d’imposta sugli affitti e della cassa integrazione Covid sono le risposte di cui il settore ha bisogno con urgenza, per evitare chiusure e licenziamenti. Chiediamo che queste misure trovino posto nella legge di bilancio, che il Senato si appresta a votare”.
Conftrasporto: “no all’emendamento Cingolani per ridurre le agevolazioni sui carburanti”
Conftrasporto ribatte con un secco ‘no’ all’emendamento alla legge di bilancio per ridurre le agevolazioni sui carburanti annunciato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. E invia una lettera ai responsabili nazionali dei partiti politici chiedendo, invece, un sostegno alle imprese che hanno investito in mezzi alimentati a gnl (gas naturale liquefatto).
“È ampiamente nota la corsa verso l’alto dei prezzi dell’energia, il cui costo è giunto ai massimi storici, che rischia di minare a medio termine la ripresa economica in atto incidendo soprattutto sui consumi”, spiega il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè. Per la Confederazione appare evidente come gli effetti negativi di questa dinamica si ripercuotano maggiormente dove l’energia è un fattore di produzione rilevante. Come è il caso dei trasporti, con l’autotrasporto in testa, dove circa un terzo dei costi funzionali all’operatività degli autoveicoli è legato al carburante per autotrazione. Di qui la richiesta di Conftrasporto, che segnala l’urgenza di sostenere, attraverso un apposito provvedimento nella legge di bilancio, le imprese di autotrasporto che hanno investito nell’acquisto di veicoli a gnl che, con i prezzi del metano attuali, risultano essere di fatto ‘fuori mercato’. “Il fermo di questi mezzi perché il loro utilizzo risulta nei fatti antieconomico, oltre a recare un danno diretto alle imprese che non hanno possibilità di ammortizzarne l’acquisto, appare paradossale, considerato che gli stessi mezzi a gnl garantiscono elevate performance in termini ambientali”, si legge nella lettera.
Conftrasporto-Confcommercio propone quindi che dal primo gennaio 2022 si riconosca, alle imprese attive sul territorio italiano che operano nella logistica e nel trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevala sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, un credito d'imposta del 30% del costo di acquisto al netto dell'imposta sul valore aggiunto di gnl utilizzato per la trazione dei mezzi pesanti. Lo scopo è duplice: promuovere la sostenibilità d'esercizio e incentivare il processo di efficientamento energetico nel settore del trasporto merci. “La misura comporterebbe oneri a carico dello Stato valutabili in 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, periodo che si risente congruo per consentire di superare e nel contempo assorbire gli effetti dell’attuale contingenza economica negativa”, conclude Conftrasporto.
Confturismo: “turismo ancora in piena crisi, servono più risorse”
“A quasi due anni dall’inizio della pandemia la crisi del turismo è ancora in pieno corso, e anzi si riacutizza. A ciò si aggiunge l’effetto pesantemente negativo delle ultime notizie sull’andamento degli indici epidemiologici in tutta Europa, che frenano, o meglio inibiscono, le prenotazioni per Natale e Capodanno. In questo quadro, parlare di un turismo che vede la fine della crisi è prematuro, per non dire errato”. Questo il commento del presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, sul Ddl Bilancio.
“Per questo motivo il disegno di legge di bilancio deve innanzitutto prevedere la riassegnazione al turismo delle risorse, stanziate tra il 2020 e il 2021, che risultano non utilizzate in tutto o in parte alla luce delle evoluzioni registrate. Parlo di ben più di un miliardo di euro avanzato sul tax credit vacanze, ma anche dei 6 milioni del fondo a tutela dei consumatori che detengono voucher emessi a rimborso da strutture ricettive, vettori e agenzie di viaggi. La dotazione di parte corrente del fondo unico per il turismo, che il disegno di legge di bilancio istituisce per iniziative di sostegno e sviluppo, può validamente essere, almeno in questa fase, la destinazione di queste risorse da recuperare, a patto che si apra immediatamente, presso il Ministero, un tavolo di confronto con le nostre rappresentanze di categoria per ridefinirne e ampliarne le modalità di utilizzo”, conclude Patané.
Riforma ammortizzatori sociali: le imprese chiedono chiarimenti "urgenti" al Governo
Le associazioni che rappresentano la totalità del terziario di mercato, Confcommercio, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confesercenti, Federdistribuzione, chiedono un incontro urgentissimo per un confronto con il Presidente Draghi e con il Ministro Orlando "al fine di verificare la disponibilità del Governo a individuare misure che possano mitigare l’impatto dei costi che le imprese rappresentate dovranno sostenere a regime. In particolare, le associazioni esprimono forte preoccupazione per la sostenibilità contributiva da parte delle imprese dei nuovi e più inclusivi ammortizzatori".
"Sarà, pertanto, necessario - prosegue la nota congiunta- garantire un periodo transitorio congruo per l’entrata a regime dei nuovi strumenti, accompagnato da idonee misure di riduzione strutturale del costo del lavoro, come pure un chiaro meccanismo di bonus-malus relativamente al rapporto tra contributi e prestazioni".
"E’, inoltre, indispensabile - conclude la nota - approfondire i meccanismi introdotti e la congruità delle nuove tutele con le specificità delle imprese di questi settori secondo il principio enunciato di un reale universalismo differenziato".
Tour operator e agenzie di viaggio, 40mila posti di lavoro a rischio
Un’impresa su due chiuderà la saracinesca, con la relativa perdita di 40mila posti di lavoro. Questo "solo relativamente alle agenzie di viaggio e tour operator, in assenza di urgenti interventi economici e finanziari". È l’allarme contenuto in una lettera-appello al premier Mario Draghi e ai ministri Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Massimo Garavaglia firmata congiuntamente da Fto e Fiavet Confcommercio, Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti e Maavi Conflavoro.
Le sigle chiedono di convocare urgentemente "un tavolo di confronto interministeriale, da istituirsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri", in cui "poter illustrare al meglio le proposte avanzate" e "individuare soluzioni idonee a scongiurare la chiusura di migliaia di aziende italiane ed i conseguenti licenziamenti della stragrande maggioranza del personale in forza".
Ali: "Ottimi segnali per le librerie"
Per l'Associazione dei Librai Italiani sono arrivate buone notizie dall'approvazione definitiva della manovra 2022. Il presidente Paolo Ambrosini ha sottolineato gli "ottimi segnali nella legge di bilancio per le librerie: conferma e stabilizzazione di App18, conferma per il 2022 e il 2023 del fondo biblioteche e incremento nei due anni di 10 milioni per il tax credit librerie. Tutte queste misure, unite ai provvedimenti già assunti nei mesi scorsi e a quelli ai quali stiamo lavorando, rappresentano la conferma che per il Ministro Franceschini le librerie sono parte del più ampio progetto culturale per il Paese”.
“Un potenziamento della cultura in generale – prosegue Ambrosini - che dia un grande valore alle biblioteche, agli archivi e alle librerie che sono l’anima pulsante dei borghi e dei piccoli centri italiani, come lo stesso Ministro Franceschini ha sottolineato dopo l’approvazione della legge di bilancio”.
Fimaa: “bene la riduzione della pressione fiscale sugli investimenti immobiliari privati”
Fiaip, Fimaa e Anama accolgono con favore la manovra di bilancio ma sottolineano la “eccessiva complessità nella previsione delle proroghe dei bonus edilizi e del superbonus 110%”, evidenziando “la necessità di rendere maggiormente lineare l’estensione di tali incentivi fiscali, strategici per il rilancio di ampi settori dell’economia, proponendo di prorogarli tutti per tre anni in maniera piena con le stesse caratteristiche e le attuali aliquote”.
“Finalmente si riduce la pressione fiscale e si ragiona in maniera prospettica in relazione agli incentivi fiscali immobiliari - dichiarano i presidenti Gian Battista Baccarini, Santino Taverna e Renato Maffey - ma la proroga del superbonus 110% e di tutti i bonus edilizi, compreso il bonus facciate, deve essere piena per tre anni, mantenendo per tutti la previsione della cedibilità del credito e dello sconto in fattura, affinché tali misure siano realmente accessibili ed efficaci contribuendo alla dinamicità del mercato immobiliare. Siamo infatti convinti che il reale fattore vincente di tutta l’impostazione dei bonus legati all’immobiliare sia stata, e continui ad essere, la possibilità per il contribuente di avere un beneficio immediato attraverso la cessione del credito o lo sconto diretto in fattura. Procedura che insisteremo affinché sia mantenuta anche per il futuro”.
“Lavoreremo in questa direzione nel corso dell’iter parlamentare - concludono i tre presidenti - in questo modo si agevolerà concretamente, incentivandolo, il processo di riqualificazione energetica e di consolidamento sismico del patrimonio immobiliare, abbellendolo, valorizzandolo e rendendolo ancora più attrattivo a beneficio della comunità e dell’intera economia nazionale”.
Angaisa: “Si rischia una paralisi dei cantieri”
Angaisa, l’Associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio ha accolto favorevolmente la proroga di bonus, superbonus e soprattutto sconto in fattura e cessione del credito. L’unica perplessità riguarda il nuovo provvedimento antifrode introdotto dal governo. Secondo l’Associazione, infatti, con il nuovo decreto si rischia una paralisi progressiva dei cantieri, rendendo meno attrattivi i bonus fiscali del settore edile.
“Comprendiamo perfettamente - ha spiegato il presidente Maurizio Lo Re - gli obiettivi che il legislatore si è posto: legalità, correttezza, trasparenza, valori assolutamente prioritari che non possiamo non condividere, ma per continuare a svolgere il nostro ruolo abbiamo bisogno di poter contare di regole chiare e coerenti”.
Nel nuovo decreto antifrode, infatti, l’obbligo del visto di conformità e la certificazione di congruità delle spese è stato esteso a tutti i bonus, a prescindere dall’effettiva entità dei lavori a cui gli incentivi sono collegati. “Il rischio - ha proseguito Lo Re - è che chi stava valutando possibili investimenti attenda tempi migliori”. Uno scenario che l'edilizia non si può permettere visto che contribuirebbe per l’1,6% alla crescita del Pil stimata nel 2021 al 6,7%.
Angaisa ha quindi proposto alle istituzioni di riservare l’obbligo di conformità e asseverazione solo agli interventi di una certa entità e di carattere strutturale.
“È necessario intervenire nel più breve tempo possibile adottando qualche correttivo. Facciamo appello al governo affinché non venga interrotto il circolo virtuoso della riqualificazione degli immobili e dell’efficientamento energetico, legato al bonus ristrutturazioni e all’ecobonus”, ha concluso Lo Re.
Assopetroli-Assoenergia: “no all'attenuazione delle misure antifrode”
Assopetroli-Assoenergia ha accolto con preoccupazione la notizia dell’arrivo di alcune proposte emendative per attenuare le misure del pacchetto normativo antifrode. L'Associazione fa riferimento in particolare alle modifiche “per l’accesso alla gestione dei depositi di carburanti detenuti in sospensione di accisa”.
Gli emendamenti sono stati proposti da alcuni parlamentari sia per semplificare la burocrazia e sia perché, secondo l’attuale regolamentazione, “i profili anticoncorrenziali rappresenterebbero una barriera all’accesso della libertà di iniziativa economica”. L’Associazione però si è dichiarata contraria a queste motivazioni aggiungendo inoltre che “simili iniziative vanno respinte proprio in ragione dell’aggressione criminale che ha reso indispensabile il rafforzamento delle regole e del potere amministrativo”.
Al momento l’attuale assetto del pacchetto normativo rappresenta il giusto bilanciamento tra libertà d’iniziativa economica, tutela del mercato e contrasto all’illegalità. Per questo Assopetroli-Assoenergia ha chiesto a gran voce di non modificare la “solidità dell’impianto con nuovi innesti”, così come “non vanno vanificati i gravosi adempimenti posti a carico delle imprese che oggi rendono possibile all’Amministrazione il controllo in tempo reale della movimentazione fisica delle merci e dei flussi finanziari correlati”.
“La priorità del momento è consolidare i risultati, valorizzare al massimo il coordinamento tra le istituzioni preposte alla vigilanza, in primis il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”, ha concluso l’Associazione.
Nessuna misura di sostegno per la rete di vendita della stampa, edicolanti preoccupati
Con una nota unitaria indirizzata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giuseppe Moles, e ai relatori in Commissione al Senato della Legge di Bilancio, le associazioni di categoria degli edicolanti (Snag-Confcommercio, Sinagi affiliato Slc Cgil, Uiltucs Giornalai, Fenagi Confesercenti e Cisl Giornalai), hanno espresso “grave preoccupazione per l’assenza in legge di bilancio di qualsivoglia misura a sostegno della rete di vendita delle edicole”.
Le sigle auspicano che “nel percorso di approvazione parlamentare possano essere introdotti opportuni correttivi affinché vengano estese anche alle edicole le forme di sostegno ora riservate alle sole imprese editoriali e vengano prorogati strumenti di sostegno essenziali per la sopravvivenza della rete, quali il bonus edicola e il tax credit edicole, anche per il 2022/2023” e chiedono di prendere in considerazione “gli emendamenti presentati a sostegno della rete di vendita delle edicole, tenuto conto del ruolo e della funzione di servizio di interesse generale che le edicole svolgono nella diffusione paritaria della stampa”.
“Se si vuole veramente tutelare il diritto all’informazione – commenta il presidente di Snag-Confcommercio, Andrea Innocenti - deve essere tutelata anche la rete di vendita della stampa. In legge di bilancio non c’è nessuna misura per l’anello più debole della filiera editoriale rappresentato dalle edicole che sono il naturale luogo di incontro tra informazione di qualità e lettori. Se veramente si ha a cuore il diritto ad una informazione pluralista e il contrasto alle fake news bisogna proteggere anche il luogo dove questi diritti trovano realizzazione. Non dimentichiamo poi che quasi il 90% dei ricavi diffusionali delle imprese editoriali deriva dalle vendite in edicola”.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.