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PROROGA RENTRI: IL SENATO APPROVA L’EMENDAMENTO. I POSSIBILI SCENARI

Cosa succederà nel momento in cui la Camera disporrà la ratifica per la conversione in legge

lunedì 17 febbraio 2025
PROROGA RENTRI: IL SENATO APPROVA L’EMENDAMENTO. I POSSIBILI SCENARI PROROGA RENTRI: IL SENATO APPROVA L’EMENDAMENTO. I POSSIBILI SCENARI

Durante la discussione del decreto Milleproroghe nella seduta del 12 febbraio 2025, il Senato ha dato il via a un emendamento firmato da forze politiche di maggioranza e opposizione per il differimento dei termini.

Di fatto il provvedimento approvato sposterebbe l'operatività del RENTRI di 60 giorni, rispetto alla prima scadenza prevista che ha avuto termine il 13 febbraio scorso.

Ma cosa succede ora? La proroga nel contesto degli attuali emendamenti è stata rinviata alla Camera che disporrà la ratifica per la conversione in Legge entro il 25 febbraio, data in cui dovrebbe essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale per entrare poi in vigore il 12 aprile.

Tuttavia, finché non verrà adottato il decreto specifico del Ministero dell’Ambiente entro i 30 giorni successivi, la proroga non è in vigore e gli operatori del primo scaglione che stanno già operando sul registro elettronico dovranno per logica seguire le procedure e le normative attuali.

Lo stesso discorso è valido per le imprese del secondo e terzo scaglione che dal 13 febbraio stanno utilizzando i nuovi modelli di registri e FIR cartacei e con questi dovranno proseguire, almeno sino a diversa indicazione.

Eventuali aggiornamenti che interverranno saranno tempestivamente comunicati dal nostro ufficio Ambiente e Sicurezza, che resta a disposizione per ogni approfondimento.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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