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VIA LIBERA DEL GOVERNO AL NUOVO DECRETO AIUTI

Approvato il provvedimento che stanzia complessivamente 14 miliardi di nuovi fondi per aiutare famiglie e imprese. Confcommercio: "Misure utili ma da potenziare"

lunedì 19 settembre 2022
VIA LIBERA DEL GOVERNO AL NUOVO DECRETO AIUTI VIA LIBERA DEL GOVERNO AL NUOVO DECRETO AIUTI

Il Consiglio dei ministri ha varato il nuovo “Decreto aiuti ter” a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento dell'utilizzo dei 6,2 miliardi di maggiori entrate che rappresentano la quota principale di copertura del provvedimento, per una quota complessiva da 14 miliardi. 

Vediamo le principali misure così come descritte dal comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Alle imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale – scrive il governo - è riconosciuto un credito d’imposta pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, il credito d’imposta relativo agli stessi mesi è pari al 30 per cento, mentre per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il credito è pari al 40 per cento”. In sostanza, come era stato richiesto da Confcommercio settimane, il credito d’imposta viene ampliato nella sua platea e potenziato nella misura.

“È prorogata – prosegue il comunicato - la riduzione di accisa e IVA sui carburanti fino al 31 ottobre 2022 e alle imprese esercenti attività agricola, pesca, agromeccanica che hanno acquistato carburante nel quarto trimestre 2022 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20 per cento.

Al fine di supportare ulteriormente la liquidità delle imprese nel contesto dell’emergenza energetica, assicurando le migliori condizioni del mercato dei finanziamenti bancari, è stato prevista la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP. Per le medesime finalità è stato previsto un incremento della percentuale di garanzia dal 60 all’80 per cento dell’importo finanziato per il pagamento delle bollette”.
Ancora, “viene istituito, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2022, un fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto. Sono stanziate risorse (50 milioni di euro per il 2022) per l’erogazione di contributi a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché delle federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine. Specifiche risorse sono stanziate sia per contenere i maggiori costi energetici sostenuti dagli enti del terzo settore, con particolare riguardo a quelli che gestiscono servizi sociosanitari rivolti a persone con disabilità, sia per mitigare il caro-energia in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, istituti e luoghi della cultura”.

Confcommercio: "Misure utili ma da potenziare"

"Misure utili, ma da potenziare. Gli interventi in materia di crediti d’imposta volti a mitigare l’impennata dei costi energetici si sostanziano, infatti,  in un beneficio del 40 per cento per gasivori e non gasivori, del 40 per cento per gli energivori e del 30 per cento per i non energivori. Ma si tratta di misure riferite ai consumi per il prossimo bimestre ottobre-novembre. Occorrono, dunque, interventi per il rafforzamento, in particolare, del credito d’imposta per i non energivori già operante per il trimestre  luglio-settembre, oltre che per una copertura anche per il prossimo mese di dicembre. Andrebbe poi previsto un maggior ristoro per bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%". Questo il commento di Confcommercio sui contenuti del decreto aiuti Ter varato oggi dal Consiglio dei Ministri. "Bene, inoltre, - prosegue la nota - gli interventi prospettati per fronteggiare gli effetti del caro carburanti nel settore dei trasporti, ma la portata delle misure andrebbe rafforzata per coprire con più efficacia gli impatti dell’emergenza in corso. "Quanto al sostegno alla liquidità delle imprese, andrebbe ulteriormente aumentata l’intensità delle coperture del Fondo di garanzia PMI fino al 90% consentito dal Temporary framework. Positivo, ancora, il rafforzamento delle misure di sostegno a lavoratori e pensionati. In particolare, va nella giusta direzione l’incremento dell’indennità per autonomi e professionisti, già prevista dal primo decreto aiuti, ma non ancora fruibile per ritardi nella pubblicazione delle norme attuative.  Anche alla luce del nuovo incremento, ribadiamo la necessità di procedere in tempi rapidi".

Fipe: “Bene l’estensione del credito d'imposta, ma serve altro”

Una prima boccata d'ossigeno per il mondo della ristorazione. Così Fipe-Confcommercio che sottolinea che "l’estensione del credito d'imposta alle imprese non energivore è un primo fondamentale passo per affrontare nell'immediato l'emergenza che stiamo vivendo. Dopo due anni di pandemia e di lavoro a singhiozzo, le imprese della ristorazione sono di nuovo in gravissima difficoltà a causa dell'impennata dei costi dell'energia, delle materie prime e di un'inflazione fuori controllo. Ci auguriamo dunque che il prossimo governo prenda subito di petto la questione energetica intervenendo urgentemente con ulteriori misure".

Federazione Moda Italia: “Piccolo ma importante segnale per i negozi di moda”

L’estensione alle imprese non energivore e gasivore del credito d’imposta “è un piccolo ma importante e doveroso segnale di attenzione. I 178.127 negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletterie e accessori in Italia potranno, almeno in parte, affrontare l'autunno con maggiore consapevolezza e contenere gli incrementi dei costi energetici e di gas per ottobre e novembre che risulterebbero altrimenti sempre più insopportabili”. Così il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, per il quale “restano vive le richieste di attenzione alla politica con l’obiettivo di vedere riconosciuto nel prossimo futuro un credito d’imposta sui canoni di locazioni commerciale oltre al blocco degli aumenti Istat e all’indispensabile riduzione del cuneo fiscale”.

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