Con il Documento di programmazione della vigilanza per il 2019 l’INL ha reso note le principali linee di orientamento dell’attività ispettiva in materia di lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che verrà svolta.
In particolare l’INL comunica che le azioni ispettive saranno volte a contrastare i fenomeni del lavoro nero, del caporalato, dell’interposizione illecita di manodopera e della proliferazione di fattispecie di dumping connesse all’utilizzo, a scopo elusivo, degli istituti previsti dalla normativa in materia lavoristica. Inoltre, gli organi ispettivi dovranno assicurare la corretta applicazione dei nuovi limiti introdotti dal c.d. “Decreto dignità” in materia di contratto a termine e di intermediazione e la legittima fruizione del “reddito di cittadinanza”.
L’azione di vigilanza e di controllo verrà finalizzata al contrasto degli illeciti di maggiore allarme economico-sociale in base alle criticità che contraddistinguono i diversi ambiti geografici, anche mediante il rafforzamento della collaborazione con gli altri organi di controllo, con le parti sociali, le Autorità di Governo e gli altri attori del mercato del lavoro a livello locale.
VIGILANZA LAVORO
L’INL evidenzia che attraverso la diffida accertativa il personale ispettivo potrà assicurare il rispetto dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, con specifico riferimento all’inquadramento dei lavoratori ed alla corretta applicazione dei minimi retributivi, e contrastare il lavoro nero.
• Lavoro nero
Gli accessi ispettivi saranno programmati soprattutto in occasione delle punte stagionali di attività prevalentemente presenti nei settori della ristorazione e dei servizi connessi al turismo, e saranno finalizzati a far emergere lo sfruttamento lavorativo, la mancata applicazione dei contratti collettivi e la violazione degli obblighi in materia previdenziale ed assicurativa.
• Caporalato
Gli interventi ispettivi saranno mirati in particolare alle aree del Meridione anche attraverso la costituzione di apposite task force a livello interprovinciale ed interregionale, ciò in considerazione del fatto che tale fenomeno è spesso connesso a forme di delinquenza associata che rendono necessarie indagini di polizia giudiziaria. A tal proposito si ricorda che lo sfruttamento lavorativo rappresenta una fattispecie di reato sanzionato penalmente ai sensi di cui all’art. 603 bis c.p..
• Contratti a tempo determinato
Gli organi ispettivi saranno impiegati nella verifica della corretta applicazione della nuova disciplina in materia di contratti a tempo determinato introdotta dal c.d. Decreto Dignità. Particolare attenzione sarà rivolta alle imprese di medie e grandi dimensioni che fanno ampio ricorso a tale tipologia contrattuale, verificando il rispetto dei limiti numerici e l’apposizione delle causali che giustificano il ricorso al contratto a tempo determinato.
La violazione dei predetti requisiti comporta la conversione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
• Esternalizzazioni illecite
L’azione di vigilanza sarà incentrata sulla verifica della genuinità dell’appalto, del subappalto e del distacco, al fine di accertare eventuali condotte elusive della disciplina lavoristica e previdenziale e di quella in materia di somministrazione, anche alla luce della recente reintroduzione della fattispecie della somministrazione fraudolenta.
• Distacco transnazionale
Saranno programmati controlli sulla sussistenza di forme fittizie di decentramento produttivo attraverso il ricorso al distacco transnazionale. Nello specifico, gli organi ispettivi dovranno verificare la corretta applicazione al personale distaccato delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza, nonché intercettare forme di dumping nelle ipotesi in cui il ricorso al distacco sia volto esclusivamente all’abbattimento del costo del lavoro, generando disparità di trattamento normativo e retributivo.
• Corretta qualificazione dei rapporti di lavoro
Le verifiche verranno effettuate sui rapporti di lavoro con soggetti titolari di partita IVA o con collaboratori coordinati e continuativi e sull’utilizzo improprio di forme contrattuali atipiche o flessibili – quali i contratti di lavoro intermittente e i contratti part-time - spesso connessi a fenomeni di elusione contributiva relativamente a effettivi rapporti di lavoro a tempo pieno ed indeterminato.
• Tirocini
Verranno realizzati specifici controlli per contrastare il ricorso improprio ai tirocini formativi - con particolare riferimento a quelli extra curriculari - a seguito dei quali, qualora il personale ispettivo dovesse riscontrare modalità di svolgimento della prestazione lavorativa tipiche del lavoro subordinato, provvederà alla riqualificazione del rapporto di lavoro e al recupero dei contributi dovuti, nonché all’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.
• Lavoro occasionale
Verrà proseguita l’attività ispettiva volta a verificare il regolare ricorso al contratto di prestazione occasionale in relazione sia al rispetto dei limiti e degli adempimenti previsti nelle comunicazioni, sia all’effettivo possesso dei requisiti per l’accesso ai regimi speciali introdotti dal c.d. Decreto Dignità per il settore del turismo.
• Controlli connessi all’attivazione del reddito di cittadinanza
L’INL ha avviato specifiche iniziative volte a verificare la sussistenza e/o il mantenimento dei requisiti necessari per accedere alla prestazione. La mancata partecipazione dei percettori ai percorsi di politica attiva potrebbe essere sintomatica dello svolgimento di prestazioni lavorative in nero o della sussistenza di fattispecie illecite di truffa aggravata, con il coinvolgimento non soltanto dei fruitori del reddito, ma anche di datori di lavoro.
• Tutela economica del lavoratore: conciliazioni monocratiche e diffide accertative
Il personale degli ITL ricorrerà all’istituto della diffida accertativa per soddisfare le pretese patrimoniali nei confronti dei datori di lavoro, avviando il meccanismo di recupero del credito patrimoniale attraverso la costituzione di un titolo esecutivo direttamente spendibile da parte del lavoratore interessato.
VIGILANZA PREVIDENZIALE
In ordine alla vigilanza previdenziale verranno adottate iniziative, sia di carattere ordinario che straordinario, con ambiti di intervento principalmente rivolti:
• ad aziende con dipendenti nel settore privato;
• al lavoro fittizio e al recupero di prestazioni;
• a grandi aziende di produzione e servizi;
• ad esternalizzazioni (appalti, subappalti, distacchi).
Le attività di carattere straordinario saranno programmate mediante azioni ispettive incentrate su specifici settori produttivi e/o ambiti territoriali, tra i quali si segnalano:
• lavoratori fittizi: Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia e Puglia;
• caporalato: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia;
• imprese del terziario: tutte le regioni;
• piattaforme logistiche interporti: Liguria, Campania, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Sicilia, Umbria, Abruzzo, Piemonte, Lazio;
• distacchi transnazionali: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto;
• spettacolo: tutte le regioni.
Ulteriori ambiti di intervento riguarderanno, infine, lo svolgimento di verifiche inerenti alla corretta fruizione del reddito di cittadinanza.
L’attività di vigilanza, effettuata da un nucleo centrale ispettivo INPS unitamente a personale di ruolo dell’Ispettorato, riguarderà aziende estrapolate sulla base di fattori e di indicatori di rischio risultanti dalle banche date ovvero da una valutazione analitica della realtà economico-produttiva dei territori.
VIGILANZA ASSICURATIVA
L’attività di vigilanza assicurativa sarà orientata, come di consueto, alla verifica della regolare osservanza degli adempimenti contributivi e amministrativi nonché al recupero dei premi evasi, attraverso l’incrocio dei dati presenti in INPS.
Particolare attenzione sarà inoltre posta agli accertamenti diretti alla “verifica del rischio assicurato”, finalizzata a garantire l’uniforme applicazione delle tariffe dei premi sul territorio nazionale, nonché al lavoro nero sommerso. Nello specifico, gli ambiti di intervento prioritari inseriti nella programmazione dell’attività ispettiva per il 2019 risultano essere:
1) verifica del rischio assicurato: gli accertamenti saranno rivolti principalmente ad aziende che svolgono attività non coerenti con la classificazione presente negli archivi INAIL- rispetto alle banche dati dell’INPS, del Registro Imprese e dell’Agenzia delle Entrate- con particolare riferimento a:
• autosaloni con officina meccanica, ossia aziende che effettuano sia attività di vendita che lavori di officina, con differenza di inquadramento presso l’INPS (doppio) e l’INAIL (singolo);
• gommisti con lavori di officina, ovvero aziende che oltre all’attività dischiarata all’INAIL svolgono anche lavori di officina meccatronica;
• estetica, ossia imprese che effettuano cure estetiche non denunciate all’Istituto;
• carpenteria metallica, ovvero aziende del settore della metallurgia che effettuano, oltre alla produzione di manufatti, anche l’installazione, la posa in opera e la manutenzione degli stessi;
• smaltimento rifiuti, ossia aziende che si occupano di raccolta e smaltimento di rifiuti di vario genere che presentano dati incongruenti nella classificazione tariffaria.
2) Lavoro sommerso: la programmazione dell’attività di vigilanza assicurativa sarà volta al contrasto ai fenomeni di sfruttamento dei lavoratori;
3) Lotta all’evasione/elusione dei premi assicurativi: l’attività ispettiva interesserà le aziende che hanno presentato denunce con informazioni incomplete (non contenenti tutti gli elementi, notizie e indicazioni particolareggiate per illustrare l’intero ciclo lavorativo) o che non hanno comunicato la modifica di attività già assicurate.In particolare, tali verifiche saranno svolte nei confronti di:
• aziende con doppio inquadramento in INPS ed inquadramento singolo in INAIL, nei confronti delle quali gli interventi ispettivi potrebbero estendersi alla verifica del rischio assicurato;
• soci di attività commerciali, ovvero società (s.a.s. e s.n.c.) iscritte all’INPS nella gestione “commercianti” con soci non presenti negli archivi dell’Istituto, anche se soggetti all’obbligo assicurativo;
• aziende di trasporto, ossia aziende appartenenti al settore dei trasporti avente personale in part time con qualifica di “autista” con una percentuale superiore al valore previsto dalle disposizioni vigenti rispetto a quello full time;
4) Accertamenti per infortuni e malattie professionali: il personale ispettivo svolgerà verifiche sulla tempestiva erogazione delle prestazioni, con particolare riferimento agli infortuni gravi e mortali nonché relativi alle malattie professionali.
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