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ASSEGNO UNICO FIGLI 2021: CHI NE HA DIRITTO, COME OTTENERLO

Il funzionamento della nuova agevolazione. Dal 1° luglio aumentati anche gli importi dell’Assegno Nucleo Familiare

venerdì 18 giugno 2021
ASSEGNO UNICO FIGLI 2021 ASSEGNO UNICO FIGLI 2021

Come da previsione della Legge 1° aprile 2021, n. 46, (recante “Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale”) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 79 dell’8 giugno 2021, con il quale vengono fissati requisiti e beneficiari dell’assegno Unico.

La delega al Governo mira a superare l’attuale composito sistema delle misure a sostegno delle famiglie con figli a carico - cioè degli assegni al nucleo familiare, della detrazione per figli a carico e delle misure legate alla natalità - e prevede l’introduzione di un nuovo assegno unico, connesso alla nascita di ciascun figlio.

Potranno richiedere l’assegno unico dal 1° luglio 2021 i nuclei familiari che non percepiscono gli assegni al nucleo familiare. Tra questi vi sono anche i lavoratori autonomi e i disoccupati, nel rispetto dei requisiti previsti.

Il decreto conferma l’avvio in due fasi dell’assegno unico per i figli. Nel secondo semestre dell’anno in corso tale istituto sarà affiancato dagli assegni al nucleo familiare, il cui importo viene incrementato, mentre dovrebbe essere esteso a tutti dal 1° gennaio 2022.

Assegno unico figli 2021, a chi spetta?
Per quel che riguarda i requisiti di accesso, l’assegno unico in avvio dal 1° luglio 2021 è riconosciuto in favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 50.000 euro, nel rispetto di uno dei seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
  • essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
  • essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Tra le novità principali dell’assegno unico vi è il carattere di universalità. Come già evidenziato, spetterà anche ai titolari di partita IVA.

Per il calcolo servirà il modello Isee. L’ISEE sarà il parametro per calcolare l’importo dell’assegno unico per i figli. Nel dettaglio, il decreto prevede che l’assegno “ponte” riconosciuto dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 spetterà per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE.

Avranno diritto all’importo massimo di 167,5 euro al mese per figlio (217,8 euro per i nuclei familiari con almeno tre figli minori) i nuclei familiari con ISEE fino a 7.000 euro.

Gli importi spettanti decresceranno all’aumento del valore dell’ISEE.

Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30 per cento e per ciascun figlio minore con disabilità, gli importi sono maggiorati di 50 euro.

La domanda: scadenza il 30 settembre 2021 per ricevere gli arretrati. Per richiedere l’assegno unico per i figli si deve fare domanda all’INPS. L’invio potrà essere effettuato in modalità telematica dal contribuente ovvero tramite gli Istituti di patronato.

Le regole per l’invio saranno fissate dall’INPS entro il 30 giugno 2021 e i beneficiari dell’assegno unico avranno tempo fino al 30 settembre per fare richiesta al fine di ricevere anche le mensilità arretrate spettanti dal mese di luglio. Nel caso di invio successivo a tale termine, l’assegno spetterà dalla data di trasmissione della domanda.

L’importo dell’assegno unico per i figli sarà accreditato sull’IBAN del richiedente ovvero mediante bonifico domiciliato.

In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50 per cento sull’IBAN di ciascun genitore.

Aumenta l’importo degli ANF dal 1° luglio. Non solo assegno unico: il nuovo decreto introduce novità anche in merito agli ANF, gli assegni per il nucleo familiare.

Nel periodo di vigenza dell’assegno “ponte”, ovvero dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, gli importi mensili degli assegni al nucleo familiare già in vigore sono maggiorati di:

  • 37,50 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli;
  • di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.


Anche per i percettori del reddito di cittadinanza ne hanno diritto. Nella determinazione dell’importo del reddito di cittadinanza verrà tenuto in considerazione anche l’importo dell’assegno unico riconosciuto ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare.

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