Nell’ambito della riforma prevista dalla legge di Bilancio 2022, importanti sono le modifiche che interesseranno le famiglie con figli a carico.
Infatti, con l’introduzione dell’assegno unico universale verranno soppressi gli assegni per il nucleo familiare, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, il bonus bebè, il premio alla nascita e anche le detrazioni IRPEF previste per figli a carico dall’art. 12 TUIR.
La nuova disciplina si applica, a regime, dal 1° marzo 2022:
Restano invariati i diritti per la detrazione, in dichiarazione dei redditi, delle spese sostenute per i familiari a carico: sarà sempre possibile detrarre le spese sostenute per i figli a carico di qualsiasi età, ad esempio quelle di istruzione, le spese mediche e sanitarie, le spese per l’abbonamento del trasporto pubblico.
Le novità a partire dal 1° marzo
Segnaliamo che la nuova disciplina dell’assegno unico si applicherà, a regime, dal 1° marzo 2022, fino a tale data rimarranno immodificate non solo le citate misure in via di abrogazione, ma anche le detrazioni dell’art. 12 TUIR per i figli a carico.
Diversamente, ai sensi dell’art. 10, commi 4 e 5, D.Lgs. n. 230/2021, a decorrere dal 1° marzo 2022 le detrazioni IRPEF per i figli a carico (art. 12, comma 1, lettera c, TUIR) saranno generalmente applicabili solo ai figli di età pari o superiore a 21 anni.
Quando i familiari sono fiscalmente a carico
Per poter essere considerati familiari fiscalmente a carico, i figli non devono possedere un reddito complessivo annuo, al lordo degli oneri deducibili, superiore a 2.840,51 euro, in relazione ai figli di età superiore a 24 anni (4.000 euro, in relazione ai figli di età non superiore a 24 anni) mentre, per il 2022, nessuna modifica subiranno le detrazioni relative ai familiari a carico diversi dai figli, ovvero quelle per il coniuge e per i così detti “altri familiari a carico”.
Come cambiano le detrazioni fiscali
A decorrere dall’applicazione dell’assegno unico e universale saranno abrogate sia la maggiorazione della detrazione per i figli a carico con meno di 3 anni di età, sia quelle che prevedono un incremento della detrazione in caso di almeno 4 figli a carico (essendo previsto in tal caso un apposito aumento dell’assegno unico e universale).
In definitiva, la normativa che regola l’assegno unico modifica le detrazioni per i carichi familiari facendo venire meno le detrazioni spettanti per i figli a carico che rientrano nel diritto di fruizione dell’assegno unico.
Vanno a decadere le detrazioni per i figli fino a 21 anni di età che rientrano nell’attuazione del nuovo beneficio, ma restano invece completamente invariati i diritti per le detrazioni delle spese sostenute per i familiari a carico (anche per i figli) che accordano una detrazione/deduzione in dichiarazione dei redditi. Quindi, anche dopo l’introduzione dell’assegno unico si potrà ancora fruire delle detrazioni sulle spese sostenute per i figli a carico di qualsiasi età, come ad esempio quelle relative alle spese di istruzione, le spese mediche e sanitarie, le spese per l’abbonamento del trasporto pubblico, ecc.
Infine, la riforma conferma che le detrazioni d’imposta per familiari a carico, ove spettanti, sono rapportate a mese e continuano a competere dal mese in cui si sono verificate le condizioni richieste a quello in cui le stesse sono cessate, mentre l’assegno unico e universale per i figli sarà erogato dall’INPS in seguito alla presentazione di un’apposita domanda.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.