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LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI MESSA A TERRA

Vi siete ricordati l’obbligo di effettuare la verifica della corretta messa a terra degli impianti elettrici?

mercoledì 19 ottobre 2022
LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI MESSA A TERRA LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI MESSA A TERRA

Il Decreto del Presidente della Repubblica nr 462/01 ha previsto tale adempimento per tutte le aziende con almeno un lavoratore, da eseguirsi a cura di un organismo di ispezione accreditato da parte del Ministero delle Attività Produttive.

Per poter risultare accreditati alle verifiche è necessario ricevere apposita certificazione da parte del Ministero, che valuta i requisiti in relazione alle norme tecniche comunitarie UNI CEI.

Non sono ritenute valide quindi, ai sensi del DPR 462/01, le verifiche effettuate da professionisti o imprese installatrici non abilitati.

La scadenza della periodicità della verifica della messa a terra sul nuovo impianto decorre dalla data di installazione e dal rilascio della dichiarazione di conformità.

La mancata effettuazione delle verifiche può comportare sanzioni a carico del Datore di Lavoro disciplinate dal D.Lgs 81/2008, e in particolare dal D.Lgs 106/2009, sia in campo amministrativo che penale. La sanzione amministrativa si applica anche in caso di assenza dei verbali delle verifiche e prevede importi a carico dell’azienda inadempiente da 500 euro e 1.800 euro. La sanzione di carattere penale interviene in caso di mancata verifica degli impianti di messa a terra e prevede l’arresto da 3 a 6 mesi o un’ammenda tra 2.500 euro e 6.400 euro.

La periodicità dell’effettuazione delle verifiche è biennale per gli impianti elettrici installati in quelli che vengono definiti dal DPR 151 del 2011 come “ambienti a maggior rischio in caso d’incendio”, cioè quegli impianti che in caso di incendio comportano rischi più importanti per i lavoratori in considerazione della natura dell’attività, dell’affollamento massimo, della presenza di materiale combustibile o infiammabile. Hanno inoltre periodicità biennale anche i locali ad uso medico o simili (estetista, dentista, veterinario, studio medico) i cantieri edili e gli ambienti con pericolo d’esplosione. Per tutte le altre attività la periodicità è ogni cinque anni.

Devono provvedere alla verifica periodica di messa a terra anche le aziende che hanno effettuato modifiche sostanziali sugli impianti elettrici o che hanno avuto verifiche con esito negativo.

Le verifiche periodiche sugli impianti di messa a terra competono esclusivamente agli Enti o agli Organismi notificati dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Alcune aziende associate hanno segnalato agli uffici di Confcomercio Vicenza di essere state contattate da tecnici che propongono servizi sulla sicurezza in azienda, tra i quali anche la verifica della messa a terra degli impianti, sostenendo di essere stati incaricati da Confcommercio Vicenza. L’invito è di prestare particolare attenzione a chi si propone con queste modalità, in quanto Confcommercio Vicenza non invia mai direttamente personale tecnico senza un precedente accordo con l’azienda.

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