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VIDEOSORVEGLIANZA IN AZIENDA: LE REGOLE PER L’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI

Lo Statuto dei lavoratori li consente per finalità organizzative e produttive, tutela della sicurezza del lavoro e del patrimonio aziendale

martedì 17 settembre 2024
VIDEOSORVEGLIANZA IN AZIENDA: LE REGOLE PER L’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI VIDEOSORVEGLIANZA IN AZIENDA: LE REGOLE PER L’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI

Sempre più spesso le aziende avvertono la necessità di installare telecamere di sorveglianza che inquadrino determinate aree della struttura, per motivi di sicurezza. Lo scopo è quello di mettere in essere un deterrente atto a prevenire furti ed altri reati.

Va innanzitutto ricordato che l’utilizzo delle telecamere nei luoghi di lavoro non è mai consentito per controllare il personale dipendente: la Legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), infatti, all’art. 4 vieta espressamente l’utilizzo di impianti audiovisivi ed altre apparecchiature atte al controllo a distanza del personale dipendente. E anche la normativa sulla privacy (D.Lgs. n.196/2003) richiama in toto la disciplina prevista dall’art. 4 dello Statuto.

A quali condizioni si può installare un sistema di videosorveglianza nel totale rispetto della privacy dei propri lavoratori e senza rischiare di incorrere in sanzioni?

Il datore di lavoro che abbia intenzione di dotarsi di un impianto di videosorveglianza per motivi di sicurezza è tenuto - prima dell’installazione stessa - alternativamente, a stipulare un accordo con la rappresentanza sindacale unitaria o aziendale, se presente, oppure richiedere il rilascio dell’autorizzazione alla sede territoriale competente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

In assenza di accordi sindacali, le aziende devono presentare istanza in via telematica all’Ispettorato del Lavoro utilizzando l’apposita modulistica, corredata di una relazione tecnica che descriva le specifiche esigenze poste a fondamento della richiesta, le modalità di funzionamento, di conservazione dei dati e la loro gestione, oltre alle caratteristiche tecniche dell’impianto che si intende installare, il posizionamento delle telecamere, la fascia oraria di attivazione dell’impianto ed i tempi di conservazione delle immagini.

Lo Statuto dei lavoratori elenca le uniche finalità per cui la videosorveglianza è ammessa:

  • finalità organizzative e produttive
  • tutela della sicurezza del lavoro
  • tutela del patrimonio aziendale

Una volta ottenuta l’autorizzazione, e prima di mettere in funzione l’impianto, il datore di lavoro dovrà:

  • comunicarlo ai lavoratori interessati fornendo un’apposita informativa privacy;
  • affiggere dei cartelli visibili che informino i dipendenti ed eventuali clienti, ospiti o visitatori della presenza dell’impianto di videosorveglianza;

L’Ufficio Relazioni Sindacali di Confcommercio (0444 964300) è a disposizione per fornire ogni ulteriore informazione in merito e assistenza nella redazione e presentazione delle istanze per il rilascio dell’autorizzazione.

 

Con l’occasione si ricorda che fino al 30 settembre 2024 è possibile presentare domanda per ottenere il contributo a fondo perduto previsto dal bando pubblicato dalla Camera di Commercio di Vicenza mirato a rafforzare la sicurezza delle attività.

Destinatari della misura sono le imprese della filiera turistica, della ristorazione e del commercio al dettaglio.

La dotazione finanziaria del Bando, che intende promuovere l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza e antirapina, è di 270 mila euro. Il contributo previsto per ogni richiesta è di € 1.400,00 su una spesa minima di € 2.200 (al netto IVA).

Alle imprese che effettuino anche il collegamento dei sistemi antirapina di videosorveglianza alle centrali operative di pubblica sicurezza o con Istituti di Vigilanza privata, sono attribuiti ulteriori € 600,che vanno ad aggiungersi al contributo spettante (non è previsto un limite massimo per i costi sostenuti dall’impresa). 

Le unità locali che possono usufruire del contributo devono essere situate nei Comuni a più alto afflusso turistico della Provincia, ossia: Vicenza, Asiago, Bassano del Grappa, Roana, Montecchio Maggiore, Gallio, Schio, Creazzo, Altavilla Vicentina.

Le spese ammissibili sono esclusivamente spese per l’acquisto (compreso trasporto, montaggio / installazione) di sistemi antirapina di videosorveglianza (compreso l’eventuale software di funzionamento che viene considerato accessorio al sistema). Sono considerate ammissibili le spese, al netto deIl’IVA, dettagliate in fattura, sostenute e interamente pagate nel periodo che decorre dalla data di pubblicazione della graduatoria di concessione al 30 aprile 2025. Se una fattura (o altro documento di spesa) è emessa fuori dalI’arco temporale sopra indicato, verrà esclusa dalle spese ammissibili anche se il relativo pagamento è effettuato nei termini.

L’istanza dovrà essere corredata dalla domanda di contributo firmata digitalmente dal titolare / legale rappresentante dell’impresa beneficiaria. L’ordine di precedenza nella graduatoria è determinato dalla data di spedizione della pratica telematica, attestata dalla data e dall’ora assegnati dal sistema informatico, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

La graduatoria di concessione approvata con Determinazione del Capo Servizio sarà pubblicata entro il 12 dicembre 2024 sul sito istituzionale della CCIAA di Vicenza.

Ricordiamo alle imprese associate che lo Sportello Bandi e Contributi di Confcommercio Vicenza è a disposizione per la predisposizione ed invio della domanda di contributo.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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