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LA CYBERSICUREZZA ED IL MARKETING DIGITALE

Oggi in Italia le imprese spendono più per le cialde di caffé che per la sicurezza informatica. Un controsenso, visti gli alti rischi finanziari connessi agli attacchi hacker

lunedì 02 maggio 2022
LA CYBERSICUREZZA ED IL MARKETING DIGITALE LA CYBERSICUREZZA ED IL MARKETING DIGITALE

Oggi sempre più spesso si parla di Cybersicurezza ed in un mondo sempre più digitale, sempre più interconnesso, nel mondo dell IoT (Internet of Things) e del 5G, cercheremo di scoprire quali sono le minacce per l’impresa che ha tutti i propri asset connessi al Marketing Digitale ed in generale, alla rete. Prima di tutto, va compreso che la situazione non è critica (era critica nel 2020); oggi inizia ad essere fuori controllo. Parliamo di un nemico invisibile, di un pericolo non percepito, fino a quando non è troppo tardi. Settimanalmente le aziende italiane subiscono mediamente 903 attacchi informatici. Gli attacchi informatici possono rappresentare un vero e proprio disastro economico. Gli esperti di sicurezza informatica prevedono che i crimini informatici nel 2022 rappresenteranno la cifra di 6 trilioni di dollari di danni.

In Italia, oggi, il 90% delle Aziende annualmente spende di più per le cialde del caffè, che per la cybersicurezza; questo è una dato che da solo fa capire quanto poco sia rispettato e percepito questo rischio.

Gli attacchi Hacker sono cresciuti a ritmo esponenziale negli ultimi anni e purtroppo ignorare questa reale minaccia costante, non è una buona strategia per costruire un business solido: oggi, purtroppo, è necessario inserire sempre la cybersicurezza all'interno del conto economico e del budget aziendale. Per fare un esempio di quanto sia frequente questa minaccia, eccovi un caso che mi è capitato in prima persona, poco più di un mese fa:

Niente più Facebook Ads:

"Un nostro cliente ha subito un attacco hacker su Facebook Meta. L’hacker è riuscito ad impadronirsi dell’account Facebook di uno degli amministratori, probabilmente per via di una password poco forte. Fatto questo, ha prima di tutto eliminato i colleghi dal Business Manager, e poi ha aggiunto un suo account come amministratore. Dal momento che non si può rimuovere il primo amministratore / creatore del Business Manager, ha poi eliminato l’account Facebook del collega che era stato hackerato. In questo modo, è rimasto solo l’account dell’hacker come admin del Business Manager. Non solo Facebook ha impiegato molto tempo a gestire i ticket di assistenza, ed il malcapitato ha perduto per sempre il suo account Facebook Meta, ma in più l'azienda ha dovuto creare un nuovo account pubblicitario, perdendo tutto lo storico dati e di ads fatte sino a quel momento. Come non bastasse, il conto  bancario dell'impresaè stato inserito in Blacklist da Meta, e non è stati più possibile usare quella sorgente di finanziamento per le ads su Facebook. Un vero "macello", che è costato al cliente tre settimane di stop, con le relative ricadute economiche. Se desiderate approfondire questo argomento, che è alquanto tecnico, ed eventualmente scoprire una lista di servizi (anche gratuiti) da usare per testare la sicurezza della rete aziendale, potete approfondire a questo link.

Pietro Mingotti


Pietro Mingotti

PPC Strategist ed esperto di Search Network e Data Science Specialist, fondatore di FuelLab.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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