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PER I CONSUMATORI ITALIANI LA SOSTENIBILITÀ GARANTISCE PIÙ QUALITÀ

La ricerca di Ipsos e Fondazione Symbola fa anche un focus sul settore turismo-viaggi

mercoledì 12 giugno 2024
PER I CONSUMATORI ITALIANI LA SOSTENIBILITÀ GARANTISCE PIÙ QUALITÀ PER I CONSUMATORI ITALIANI LA SOSTENIBILITÀ GARANTISCE PIÙ QUALITÀ

I consumatori italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità e anzi ritengono che sostenibilità e qualità vadano di pari passo. È quanto emerge da un report recentemente elaborato da Ipsos e Fondazione Symbola in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia. La ricerca ha fatto emergere dei risultati su cui riflettere: i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla sostenibilità sono, in ordine crescente di importanza, l’etica (dà un contributo pari al 7,7%), la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta, (contribuisce per il 22%) e la qualità (con un contributo pari al 70,3%).

Questa maggiore enfasi posta dagli individui sul concetto di qualità rappresenta, secondo gli estensori della ricerca, una vera e propria svolta culturale e porta con sé molte implicazioni di grande interesse. Innanzitutto, fino a non molti anni fa ciò che era associato alla sostenibilità rappresentava un prodotto meno “efficace”, meno soddisfacente, scelto più per una questione valoriale a scapito di una piena soddisfazione.

La ricerca ha messo anche in evidenza alcuni aspetti che sembrano contradditori. Torna, ad esempio, a crescere la difficoltà a comprendere se una azienda è effettivamente sostenibile (dal 60% nel 2022 al 67% nel 2024) ma incrementa, anche se di poco, la quota di imprese che si ritiene operino in modo responsabile (dal 34% nel 2022 al 37% nel 2024). Nell’ambito più generale della qualità, si affianca in modo più forte quello della reputazione che, in caso di incertezza, gioca un ruolo di rassicurazione e certificazione del corretto agire di impresa e permette di ridurre la quota di coloro che sono scettici sull’effettivo impegno delle aziende. Anche i termini greenwashing e socialwashing, pur rimanendo poco noti, sono più presenti nella mente dei cittadini. Le persone ritengono comunque che sia maggioritaria la quota delle aziende che si comportano realmente in modo responsabile rispetto a quelle che millantano un impegno non reale. Inoltre, per una impresa che agisce sostenibilmente, la comunicazione sul proprio operato porta più vantaggi che rischi.

Quest’anno il rapporto, oltre ai temi di carattere generale, ha voluto approfondire settori di particolare interesse per l’economia nazionale. Tra questi il turismo-viaggi, che è, per i cittadini, composto da una molteplicità di soggetti, come le strutture ricettive, i mezzi di trasporto e le navi da crociera, i tour operator e le agenzie viaggi, e altro ancora. Oltre il 60% degli italiani si ritiene un consumatore etico e responsabile relativamente ai viaggi e pensa che la sostenibilità sia sinonimo di qualità quando gli operatori del settore si dimostrano attenti, alle comunità locali (36%), ai lavoratori (32%) e all’ambiente (32%). Un viaggiatore convinto della qualità e della sostenibilità di un servizio turistico è disposto a riconoscergli un premium price: infatti l’85% degli intervistati è disposto a pagare fino al 18% in più per un prodotto di qualità e di questi quasi la metà valuta come caratteristica essenziale per giudicare l’alto livello del prodotto proprio la sostenibilità.

Tra i principali comportamenti virtuosi che influenzano il giudizio dei consumatori sulla qualità di un prodotto turistico c’è la promozione di un turismo responsabile, rispettando la cultura e la comunità locali; la riduzione delle emissioni di CO2 e la lotta per il cambiamento climatico; sprecare poche risorse e non usare prodotti usa e getta; la riduzione massima dell’uso di plastica.

Infine gli aspetti che il consumatore ritiene più importanti e ai quali le aziende dovrebbero prestare maggiore attenzione per favorire la sostenibilità nel settore turismo-viaggi sono i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere la destinazione; quelli usati nel luogo di soggiorno; i servizi di ristorazione offerti nella località di vacanza.

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