Oltre 140 pratiche di sostenibilità economica e sociale, suddivise in 25 griglie tematiche. Una base importante per valutare, in futuro, quali di queste azioni sono già attivate dalle aziende del Terziario di mercato vicentino e con quali risultati. Un percorso che nei giorni scorsi ha raggiunto il primo step, ovvero l’individuazione dei temi di maggiore interesse per le nostre imprese associate.
Un lavoro prezioso, che è stato messo in campo dall’Ente Bilaterale Settore Terziario di Vicenza (organismo paritetico che unisce Confcommercio e i sindacati di categoria Filcams-Cigl, UilTucs-Uil e Fisascat-Cisl), nell’ambito di “VI.TE Sostenibili: sostenibilità economica e sociale per le imprese del Terziario Vicentino”. Si tratta di un progetto, che gode anche del contributo della Camera di Commercio di Vicenza, portato avanti in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università di Verona e che intende informare e formare i lavoratori e gli imprenditori delle imprese del commercio, turismo e servizi di Vicenza sui diversi aspetti che riguardano la sostenibilità, sensibilizzandoli sui benefici diretti che questo tipo di approccio può generare e portando all’individuazione di quelle politiche e pratiche da includere, eventualmente, nella propria organizzazione.
Il focus di questo lavoro è in particolare sulla sostenibilità economica e sociale, perché, come ha spiegato la professoressa Silvia Cantele, del Dipartimento di Management dell’Università di Verona in un webinar tenutosi nei giorni scorsi, “in questo momento bisogna bilanciare l’eccesso di attenzione che viene dato alla parte ambientale della sostenibilità” e fare cultura sugli altri aspetti, ovvero quelli economici e sociali, “dove è più difficile capire quali sono le reali pratiche da mettere in campo”.
Da qui un lavoro di ricerca molto approfondito, sul quale si è concentrato Tommaso Masiero, borsista del progetto. “Abbiamo analizzato la letteratura sul tema e poi alcuni dei principali standard internazionali oggi utilizzati per valutare la sostenibilità aziendale – ha spiegato il ricercatore – ricavandone una lista di pratiche (scaricabili nel link a fondo pagina n.d.r.), suddivise poi per i vari stakeholder coinvolti”. Un lavoro certosino illustrato nel corso del webinar (la registrazione può essere visionata nella sezione "Archivio Eventi" nell'Area Riservata del sito dell'Associazione, previa registrazione) e che ha portato a creare una griglia di pratiche relative alle risorse umane, alla governance aziendale, all’interazione con la comunità, a quella con i fornitori e poi con i clienti e consumatori. Tanti i temi toccati, dal welfare e conciliazione lavoro-vita privata alla salute e sicurezza, dalla formazione all’equità di genere, dall’etica e inclusività nella governance al coinvolgimento degli stakeholders, dalla trasparenza alla privacy, dal dialogo con la comunità locale alla collaborazione con i fornitori, fino alla responsabilità sociale verso i clienti e altro ancora.
Lo step successivo è stato quello di valutare qual è l’attenzione delle imprese vicentine del Terziario relativamente a questi aspetti della sostenibilità. Lo strumento è stato un questionario somministrato ad una settantina di aziende della provincia. “Abbiamo rilevato – ha spiegato la professoressa Cantele – valori tendenzialmente molto elevati delle imprese per gli argomenti della sostenibilità economica e sociale. Un segnale che le aziende sono evidentemente coscienti dell’importanza anche di questi aspetti della vita aziendale, comprendendo che i veri vantaggi della sostenibilità non derivano solo dalla sfera ambientale ma più in generale da un’attenzione a 360 gradi all’impatto dell’azienda”. In questo senso, tra i 25 temi sottoposti al giudizio delle imprese intervistate, che dovevano esprimere un voto da 1 a 7 per manifestare l’interesse a queste pratiche, è emerso che ai primi posti nell’attenzione delle imprese vi sono la lotta al lavoro infantile, la salute e sicurezza del prodotto e servizio, il rispetto dei diritti umani e della privacy, la comunicazione informativa sui prodotti/servizi, l’ambiente di lavoro e il clima aziendale.
Ora si passa alla fase due, nella quale, come ha spiegato la professoressa Cantele: “dopo aver capito la rilevanza e quali sono gli ordini di priorità della sostenibilità economica e sociale, andremo a coinvolgere ancor più le aziende per la raccolta delle pratiche effettivamente attivate al loro interno”. Uno studio che potrà fornire una fotografia delle pratiche ESG applicate in provincia di Vicenza dalle aziende del Terziario, ma anche esempi concreti, supportati da casi aziendali, in grado di costituire una linea guida per tutte quelle imprese che vorranno (e sempre più in futuro dovranno) abbracciare la sostenibilità.
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