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GLI AGENTI FNAARC AL GOVERNO: ALZARE IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO

Il presidente provinciale Paolo Dainese: “L’attuale limite è anacronistico rispetto al valore di mercato delle automobili nuove”

lunedì 16 ottobre 2023
GLI AGENTI FNAARC AL GOVERNO: ALZARE IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO GLI AGENTI FNAARC AL GOVERNO: ALZARE IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO

Negli ultimi vent’anni i prezzi delle auto sono raddoppiati, con un + 44% solo nell’ultimo decennio, ma il tetto di deducibilità che gli agenti e rappresentanti di commercio possono applicare, ogni qualvolta acquistano un vettura, è fermo dal lontano 1986. L’unico cambiamento? La conversione dalle vecchie lire agli attuali 25.822 euro. Poco, se pensiamo a quanto occorre oggi per acquistare un’auto sicura, confortevole ed ecologica per chi percorre annualmente almeno 60 mila chilometri, con picchi di 90-100 mila. Da qui la lettera inviata alla premier Giorgia Meloni dal presidente nazionale di Agenti Fnaarc-Confcommercio Alberto Petranzan e siglata anche da tutti i presidenti provinciali della Federazione, tra i quali il vicentino Paolo Dainese, che della Fnaarc è anche Consigliere Nazionale.

Obiettivo: chiedere l’adeguamento, nella prossima Legge di Bilancio, del tetto di deducibilità dell’auto, un tema ormai annoso per i 210 mila agenti e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività finanziaria italiani (3.500 nel Vicentino). “L’attuale limite di deducibilità è una cifra anacronistica rispetto agli odierni valori di mercato delle automobili nuove – spiega il presidente di Agenti Fnaarc Confcommercio Vicenza Paolo Dainese – e non ci permette di certo di contribuire alla transizione ecologica, visto che il prezzo medio di acquisto di auto ad emissioni zero o quasi è di molto superiore a tale cifra. L’automobile è il bene strumentale primario per svolgere la nostra attività - continua il presidente Dainese -  non possiamo più aspettare: chiediamo un fisco giusto ed equo anche per la nostra categoria, che deve affrontare nel migliore dei modi gli aumenti dei costi per la mobilità, l’inflazione e la transizione ecologica”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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