Bilancio positivo per gli operatori turistici e commerciali di Asiago nel periodo natalizio. Dal 24 dicembre al 6 gennaio gli alberghi hanno registrato buoni livelli di presenze, alle quali si sono aggiunte quelle del “popolo delle seconde case” che è tornato ad affollare la cittadina montana. E i riflessi si sono visti anche nei pubblici esercizi - con ristoranti e bar spesso pieni di avventori - e nei negozi, dove le vendite hanno proceduto a buon ritmo, trainate poi, con il 3 gennaio, dalla partenza dei saldi. C’è soddisfazione, dunque, nel commento di Angela Carli, presidente della locale delegazione Confcommercio: “E’ confortante vedere che Asiago ha saputo mantenere il suo appeal turistico attirando tanti visitatori come nelle scorse stagioni– afferma -. Evidentemente il buon lavoro di promozione fatto anche recentemente, attraverso eventi di qualità nonché le numerose trasmissioni televisive effettuate da Asiago, e il gioco di squadra che siamo riusciti a creare fra operatori e con l’Amministrazione Comunale stanno dando buoni frutti”. Risultati confermati anche dai dati, visto che, da una prima ricognizione fatta dall’Associazione, nel periodo natalizio i fatturati hanno ripreso, sensibilmente, a muoversi in campo positivo, dopo qualche anno di calma piatta se non di calo. “L’Altopiano continua a rappresentare una meta ben conosciuta, soprattutto in Italia, anche se si sta cercando di ampliare il bacino di utenza ad altri mercati – conferma Alberto Vescovi, presidente degli albergatori Confcommercio del mandamento –. Veniamo da qualche anno in cui le condizioni meteo non hanno giocato a favore del turismo montano e dunque c’era attesa per questo periodo natalizio. Alla fine possiamo tirare un sospiro di sollievo, anche se adesso si gioca un’altra importante “partita”: quella delle settimane bianche”. E qui iniziano le note dolenti, perché la scarsità di precipitazioni nevose rallenta le prenotazioni e le previsioni meteo non fanno intravvedere per ora buone notizie. Così negozianti, titolari di bar e ristoranti e albergatori sono tutti naso all’insù ad attendere quelle precipitazioni nevose che garantirebbero, oltre che un paesaggio più in linea con le aspettative del turista, anche l’apertura di tutti gli impianti sciistici e non solo di alcune piste come avviene in questo momento, grazie anche all’innevamento artificiale. “Ci basterebbe, finalmente, un anno con un meteo normale – conclude la presidente Carli – dopo il freddo estivo del 2014 e le troppe precipitazioni dell’inverno scorso. Noi come operatori siamo pronti ad accogliere i turisti al meglio, sia come offerta commerciale, che dell’ospitalità, con le nostre scuole di sci e tante attività collaterali di carattere culturale e sportivo”. Se infatti si spera che la neve faccia la sua parte (anche se l’innevamento artificiale riesce in parte a sopperire ad alcune esigenze), non va dimenticato che la montagna d’inverno offre comunque molte altre occasioni di svago: dalle passeggiate alle escursioni in quota, con possibilità di mangiare nelle numerose baite, fino al Nordic Walking e molto altro ancora.
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