“Dal Sacro al Profano” recita il titolo della nuova serata organizzata dalle Buone Tavole dei Berici e prevista per il 29 gennaio 2016 alla Trattoria Isetta di Grancona. E’ la seconda in ordine di tempo e appartiene alla rassegna enogastronomica “Identità beriche. Storie di cibo, stagioni e uomini” varata lo scorso ottobre.
Il “sacro” e il “profano” altri non sono che il baccalà e il maiale, anzi il mas’cio, come vuole la tradizione veneta. L’impresa è di cercare di mettere insieme nello stesso menu – e anche nello stesso piatto - questi due alimenti, così importanti e al tempo stesso così invadenti come gusto e come tradizione. Ma un punto di incontro è comunque il comune denominatore che riguarda l’arte di conservare questi due animali, dove tutto viene mangiato e niente buttato.
Il contrasto apparentemente stridente nasconde però delle gradite sorprese, che si possono gustare nei piatti proposti dai ristoratori delle Buone Tavole dei Berici che si divideranno il compito di servire le pietanze in un corale lavoro di squadra. A partire dall’antipasto: due tartare, di stoccafisso e bertagnin, posate su un fondo di finocchio e arancia preparato dall’Antico Ristorante Primon. Si continua con uno sformato di orzo e baccalà servito su crema di porri e patate, per il primo piatto ad opera della Trattoria Zamboni. Il piatto di mezzo – un ponte tra due portate – è appannaggio dell’Antico Ristorante Al Sole che presenta una dadolata di patate e baccalà su lonza affumicata: il contrasto fra “sacro” e “profano” viene così accentuato rivelando una graditissima sorpresa. Si passa al secondo, per il quale il Piccolo Mondo preparerà una mortadella di coppa avvolta in foglie di verza, racchiusa nel radixeo e accompagnata da erbe di campo. Infine, la dolcezza ha il sopravvento con la crema fritta su specchio di zucca e arancia preparata dalla Trattoria Isetta. In accompagnamento, vini del Triveneto con digressioni nella vicina Slovenia.
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