L’area ex Lanerossi a Schio si trasformerà in un innovativo parco industriale da 335 mila metri quadrati, mantenendo la vocazione originaria dell’area. E questo è un’ottima prospettiva, soprattutto guardando attraverso le azioni intraprese da Confcommercio per evitare che si potesse dar seguito all’ipotesi di costruire nell’area un mega centro commerciale di 80 mila metri quadri com’era nelle previsioni. Invece, secondo la proposta definitiva di P.u.a. – Piano Urbanistico di Attuazione – depositata in Comune dalla società proprietaria dell’area, la superficie edificabile sarà di 110 mila metri quadrati (gli stessi di adesso) e saranno realizzati al massimo tre strutture commerciali di medie dimensioni, ciascuno di massimo 1.500 metri quadrati. Ci saranno poi spazi verdi, parcheggi, una viabilità ampia adatta agli autoarticolati, sistemi di produzione di energia rinnovabile, aree di ricarica per auto e bici elettriche, stalli attrezzati per la sosta dei tir e servizi realizzati in ottica “green” di sostenibilità.
“Ricordo che sui progetti per ex Lanerossi di Schio organizzammo un convegno per fare il punto della situazione e allertare gli amministratori su alcune scelte che avrebbero avuto conseguenze irreversibili non solo per la città di Schio, ma per tutto l’Alto Vicentino – spiega Guido Xoccato, presidente della Confcommercio di Vicenza-. Era il 20 giugno 2016 e al convegno che si tenne al lanificio Conte, parteciparono il sindaco di Schio Valter Orsi, l’assessore regionale Elena Donazzan, un funzionario regionale del settore Commercio, l’allora presidente regionale di Confcommercio Massimo Zanon, Sergio Rebecca presidente di Confcommercio Vicenza e l’urbanista Fernando Lucato. Da lì è partita un’azione associativa di contrasto all’originario progetto privato, che prevedeva 80 mila mq di centro commerciale (l'attuale Carrefour Thiene è poco superiore a 12 mila). Ora siamo giunti alla revoca di quell’ipotesi e oltre ad un grande risultato, è la dimostrazione che se un Sindaco con la sua Giunta vogliono approfondire gli effetti di alcune scelte e, qualora ci si renda conto delle conseguenze non del tutto favorevoli al territorio, si può appunto decidere di bloccare il progetto. Lo avevamo chiesto a gran voce durante il convegno del 2016: incentiviamo i negozi di vicinato con uno sviluppo commerciale sostenibile e lasciamo stare i mega progetti, atti a favorire la grande distribuzione organizzata”.
Due anni fa il Comune di Schio, in autotutela, ritirò la delibera in base alla quale la ex Lanerossi da zona industriale avrebbe potuto diventare un’area commerciale con un grande centro commerciale. Nei scorsi giorni, lo stesso sindaco Orsi ha presentato alla stampa il nuovo progetto della società Immobili e partecipazioni, della famiglia Marzotto, proprietaria dell’area in questione e anche uno schema di convenzione tra la società e l’Amministrazione Comunale per la gestione dell’area stessa. I prossimi step saranno l’adozione del P.u.a. da parte della giunta comunale, nonché le valutazioni previste dalla legge (VIA e VAS che coinvolgono la Provincia e la Regione) e infine le osservazioni dei cittadini, che potranno avanzare proposte e modifiche: solo al termine di questo percorso il P.u.a. potrà essere definitivamente approvato, in un tempo che si stima non inferiore all’anno, per poi iniziare il suo corso di attuazione.
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