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PRESENTAZIONE DEL LIBRO "GUSTI DEL MEDIOEVO"

Il 23 novembre alla Biblioteca Internazionale La Vigna l'incontro con Massimo Montanari, il maggior storico dell’alimentazione in Europa

mercoledì 14 novembre 2012
In basso, la copertina del libro del professor Massimo Montanari In basso, la copertina del libro del professor Massimo Montanari “Gusti del Medioevo. I prodotti, la cucina , la tavola”. Questo il libro, edito da Laterza, che verrà presentato venerdì 23 novembre, alle ore 17.30, nella sede della Biblioteca La Vigna (Palazzo Brusarosco-Zaccaria, contrà Porta S. Croce, 3) in un incontro organizzato con la collaborazione di Confcommercio Vicenza.
L’autore è Massimo Montanari, a tutti gli effetti il maggior storico dell’alimentazione in Europa, che tra l’altro  ritirerà prossimamente in Francia il prestigioso premio Rabelais. La presentazione sarà curata dal prof. Danilo Gasparini insieme con gli studenti del corso di laurea in “Scienze e cultura della Gastronomia  e della Ristorazione” dell’Università di Padova.
Sarà davvero curioso sentire dalla viva voce del professor Montanari cosa ha ispirato questa sua ultima fatica, che mette a disposizione del grande pubblico tutta una serie di articoli rivisti e aggiornati anche nella bibliografia.
Un “invito al viaggio”, quello proposto nel libro, che avrà una guida d’eccezione.  Massimo Montanari, infatti, è docente di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, dove insegna anche Storia dell'alimentazione e dirige il Master europeo "Storia e cultura dell'alimentazione", attivato assieme alle Università di Tours, Barcellona e Bruxelles. Montanari è poi docente di Storia e cultura della cucina italiana al Master della Cucina Italiana di Esac Formazione, emanazione di Confcommercio Vicenza (info: www.mastercucina.it).
Sarà lui, dunque, a portarci attraverso le mense povere del mondo contadino o quelle disciplinate dei monaci; in viaggio  tra i prodotti, il latte, il pane, la carne, il vino, il pesce, ma anche l’acqua; facendoci addentrare in un periodo in cui la grammatica e la sintassi del cibo si costruiscono anche attraverso l’imporsi di nuovi modi di stare a tavola, di rapportarsi con il cibo tramite nuovi mediatori, come la forchetta.
Ma il volume offre anche lo spunto per una riflessione sull’oggi, su quello che l’autore chiama il “Medioevo del marketing alimentare”, sul bisogno fortissimo che abbiamo oggi di ancorare al passato, a delle origini, alla tradizione, ogni nostro discorso sul cibo. Da qui il moltiplicarsi, a volte, di eventi che hanno la pretesa di restituire questo Medioevo fantastico, sospeso, dove di medievale alla fine resta spesso solo la coreografia e dove invece le ricette non possono che essere quelle di oggi, mascherate da qualche ingrediente insolito, riconoscendo di fatto che il nostro gusto è cambiato e non aduso a quei sapori, a quei gusti , a quei contesti di civiltà.



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