“Posso farle alcune domande sulla sua scelta di visitare Vicenza?” E’ più o meno questa la richiesta che i turisti a spasso per il centro storico della città stanno ricevendo da alcuni giorni. Si tratta del primo contatto per sottoporre un nutrito questionario con il quale Confcommercio Vicenza intende conoscere aspettative, abitudini e intenzioni di chi ha inserito la città del Palladio nel proprio itinerario di viaggio. L’operazione rientra nel protocollo d’intesa sul turismo, siglato nelle scorse settimane tra Confcommercio e il Comune di Vicenza. Tra i nove punti che costituiscono le colonne portanti dell’intesa, c’è infatti anche il “Progetto Indagini”, che prevede di raccogliere informazioni “qualitative” sui flussi di visitatori della città, per farne la base di specifiche e puntuali politiche turistiche.
“L’obiettivo è quello di conoscere prima di agire – spiega Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza – perché non ci bastano i dati degli arrivi e delle presenze, nonché delle aree di provenienza del turista, per mettere in atto le strategie individuate nel protocollo d’intesa. Dobbiamo anche capire come il turista “vede” la nostra città, quali sono i punti di forza del nostro sistema di informazione e di accoglienza e quale, invece, il “nervo scoperto”, le criticità alle quali rispondere. Accanto a questa indagine – prosegue il presidente Rebecca - stiamo poi procedendo con un sondaggio telefonico rivolto ad alberghi, ristoranti e bar, per acquisire alcuni dati e capire quali sono le risposte dei nostri operatori alle richieste dei turisti in termini di servizi e, nel caso del food, delle esperienze enogastronomiche”.
Il Protocollo d’intesa prevede, tra l’altro, anche l’attivazione di un ampio ventaglio di strumenti di comunicazione (sito web turistico, App, mappa della città, ecc.) che dovrebbero dare ancor più visibilità a Vicenza, farne conoscere le numerose attrattive e facilitare non solo la visita a monumenti, palazzi e musei, ma operazioni come quella di trovare un ristorante, fare shopping, partecipare agli eventi.
Dall’esigenza di orientare meglio tutti questi strumenti, nasce dunque la decisione di predisporre il questionario che proprio in questi giorni, e per tutto agosto, gli incaricati di Confcommercio sottoporranno ai turisti (italiani e stranieri), con l’obiettivo di raccogliere un numero statisticamente rilevante di risposte.
Oltre a informazioni sulla provenienza del turista, il questionario (che verrà riproposto anche in autunno, durante la mostra sulla Grande Guerra per poi elaborare i dati complessivi) intende capire il motivo principale della visita alla nostra città; se Vicenza è l’unica destinazione o fa parte di un tour (e in questo caso quali altri centri sono compresi); quanto il turista si fermerà in città e cosa ha intenzione di visitare; con quali mezzi raggiunge i luoghi di interesse; dove alloggia e come ha scelto dove pernottare (ad esempio se attraverso i portali Intenet o in agenzia). Si cercherà anche di andare più a fondo su come il turista percepisce i livelli di accoglienza di Vicenza: se è stato facile trovare informazioni, se ha avuto difficoltà a individuare i luoghi turistici della città, cosa migliorerebbe nell’accoglienza ricevuta nelle strutture ricettive, nei ristoranti e nei negozi. E poi le intenzioni del turista: in particolare quanto pensa di spendere per la sua permanenza (tra pernottamento, food e shopping), come si orienta per scegliere il ristorante, dove preferisce trascorrere il dopocena e molto altro ancora. Infine la domanda fatidica: “Pensa di ritornare a Vicenza in futuro?”: l’auspicio in questo caso, ovviamente, è che le risposte affermative siano la stragrande maggioranza.
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